Una sanità più vicina ai cittadini
Nell’ultimo Infoday del progetto promosso da Consiglio regionale e Anci Lombardia che si è svolto a Bergamo si è parlato di Salute: medicina territoriale, assistenza domiciliare e telemedicina
Integrazione dei servizi socio sanitari, assistenza domiciliare e telemedicina sono i tre punti che ha messo a fuoco il dossier “Salute” del progetto “Europa Lombardia Enti Locali 21-27” - promosso da Consiglio regionale e Anci Lombardia - presentato all’Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo venerdì 2 dicembre.
Corresponsabilità, integrazione e attenzione al territorio
Nel 2020 l’Ospedale Papa Giovanni XXIII è stato completamente dedicato al Covid, ha ricordato il suo direttore generale Maria Beatrice Stasi. Che ha sottolineato come il sistema sanitario stia vivendo una fase interessante, tra riforme e fondi europei. E le sfide attuali chiedono una maggiore corresponsabilità, integrazione e attenzione alla medicina del territorio. Portando in questo contesto il piano delle Case di Comunità che la Regione Lombardia sta realizzando, volute dai fondi del Pnrr, e ponendosi però la domanda: a quale reale funzione devono rispondere?
Comuni protagonisti di fronte alle sfide del futuro
Giovanni Malanchini, consigliere segretario del Consiglio regionale, ha ribadito la volontà del Pirellone e di Anci Lombardia nel promuovere azioni concrete e condivise coi territori, secondo quel principio di sussidiarietà che permette di accompagnare gli enti locali di fronte alle sfide del futuro.
Gli enti locali non vogliono essere solo attori passivi in questa straordinaria stagione di risorse finanziarie messe a disposizione dall’Unione europea, ha affermato Lucio De Luca, vice presidente Anci Lombardia, ma cercare sia di intercettare i fondi che di guidare la definizione delle programmazioni. E come sindaco di Azzano San Paolo, sa bene la diffidenza degli amministratori locali e dei tecnici comunali verso il vasto e complicato mondo dei fondi europei. Per questo Anci, già col progetto Seav – Servizio Europa di Area Vasta, ha sempre cercato di accompagnare i Comuni, soprattutto piccoli e micro, di fronte a queste sfide: riuscire a districarsi tra le informazioni, avere le competenze tecniche necessarie e trasferire le proprie necessità direttamente nelle sedi delle istituzioni europee.
I temi affrontati sono stati fonte di una interessante discussione, partendo dalle analisi degli esperti che hanno curato i laboratori e il dossier.
Case di Comunità, assistenza domiciliare e telemedicina
Anna Meraviglia, coordinatrice del Dipartimento Welfare - Immigrazione - Sanità - Disabilità - Politiche Abitative - Pari Opportunità di Anci Lombardia, ha raccontato che l’argomento si inserisce in una cornice articolata, tra pandemia e riforma del sistema sanitario regionale. Tra i temi prioritari messi a fuoco dai laboratori, infatti, c’erano: Case di Comunità, assistenza domiciliare e telemedicina. E su tutti è stata rimarcata la necessaria integrazione nei servizi socio sanitari e di corresponsabilità nella nuova organizzazione territoriale, con approcci multidimensionali. Quindi un maggiore coinvolgimento non solo di Asst e Ats ma anche dei Comuni, del Terzo Settore e soprattutto dei medici di medicina generale.
A Sergio Pasquinelli, sociologo, direttore di ricerca presso l’Istituto per la Ricerca Sociale e presidente dell’Associazione per la Ricerca Sociale di Milano, è toccato porre l’accento sulle criticità a cui bisogna trovare soluzione per una effettiva realizzazione dei progetti: la distanza tra potenziale e reale, cioè che alle dichiarazioni segua anche un lavoro di monitoraggio e valutazione per capire cosa funziona e come; il rapporto tra le Case di Comunità Hub e Spoke, quali due soluzioni strutturali in grado di rispondere a esigenze diverse; il personale, poiché i fondi europei, in particolare il Pnrr, mette risorse a disposizione per le infrastrutture e non per chi ci deve lavorare. In questo ultimo punto si inserisce l’annoso problema della carenza di personale sanitario, sia di medici e soprattutto di infermieri.
Sono infine state presentate delle soluzioni per una reale efficacia di queste politiche, che devono passare da un maggior coinvolgimento tra strutture e istituzioni, a tutti i livelli territoriali.