Tra i fanalini di coda

È la Lombardia la regione con gli stipendi più alti ma Mantova è sotto la media

Nella classifica italiana degli stipendi più alti Mantova si è classificata soltanto 43esima, al primo posto c'è Milano.

È la Lombardia la regione con gli stipendi più alti ma Mantova è sotto la media
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Milano, Monza e Brianza e Varese sul podio. Mantova, Sondrio e Pavia fanalini di coda.

Milano prima in classifica

È stata calcolata dai consulenti di JobPricing la media nazionale degli stipendi per l'anno 2022 e in Italia si stima una media annuale di 29.840 euro. Ma in Lombardia la cifra sale a 32mila euro lordi, è la regione con le buste paga più corpose. Stiamo parlando di circa 1.800 euro netti al mese in busta paga.

Milano è la provincia con gli stipendi più alti con 35mila euro all'anno. Bisogna però sottolineare che tra il capoluogo di regione e altre province lombarde c'è una forbice di 7mila euro. I fanalini di coda sono Mantova, Sondrio e Pavia che si devono accontentare di uno stipendio che oscilla tra i 28mila e i 28.500 euro.

Tra le prime dieci della classifica italiana, la Lombardia occupa ben tre posizioni. Al primo posto c'è Milano con una retribuzione media di 35.724 euro. La provincia di Monza e Brianza si classifica invece ottava con 31.376 euro seguita subito dopo da Varese con 31.351 euro Varese.

Mantova è 43esima

Tra le decima e la ventesima posizione ci sono anche le province di Como al 14esimo posto con 30.418 euro e di Bergamo al 20esimo con 29.880 euro. Nella top 20 anche le province di Lodi e di Brescia con 29.711 euro. Al 24esimo posto Cremona con 29.655 euro e Lecco in 25esima con 29.651 euro.

La situazione è diversa in provincia di Mantova dove la retribuzione si assesta sui 28.554 euro, è 43esima sulle 107 province italiane. Ma tra le città lombarde hanno fatto peggio Sondrio che si è fermata al 46esimo posto con 28.404 euro e infine c'è Pavia con i suoi 28.288 euro al 48esimo posto.

In conclusione si conferma la prevedibile e triste netta divaricazione tra salari nel nord e salari del sud. Il ceo di JobPricing Alessandro Fiorelli ha dichiarato che si tratta di un chiaro indicatore di un’Italia a due velocità, è uno dei problemi più gravi che il paese ha e fatica ad affrontare.

 

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