Mantova

Contro la violenza una panchina rossa davanti all'ospedale di Mantova

"Problema molto grave e attuale: bisogna riflettere su cosa fare. Un consiglio alle donne: 'Denunciare'"

Contro la violenza una panchina rossa davanti all'ospedale di Mantova
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Contro la violenza alle donne inaugurata una panchina rossa davanti all'ospedale di Mantova. In settimana tante iniziative organizzate da Asst.

Inaugurata la panchina rossa davanti all'ospedale

È stata inaugurata ieri lunedì 21 novembre 2022 la panchina rossa davanti all’ospedale di Mantova, un simbolo forte contro ogni forma di violenza di genere. Promotori dell’iniziativa sono stati la struttura di Ostetricia e Ginecologia di Mantova, diretta da Gianpaolo Grisolia, e il corso di laurea in Ostetricia dell’università di Milano con sede a Mantova coordinato da Raffaella Ferrara.

La panchina è stata dipinta dagli studenti di Ostetricia che hanno anche pensato ad alcune frasi che sono state appese sugli alberi che portano all’ingresso del presidio ospedaliero.

"Riflettere su cosa fare contro la violenza di genere"

Come ha sottolineato il direttore sanitario di Asst, Alessandro Malingher, durante l’inaugurazione, "la panchina non è solo un simbolo di una situazione molto grave, ma è anche un’opportunità per sedersi e riflettere su cosa possiamo fare ancora". Il professionista ha ribadito la convinzione dell’ospedale nel lanciare un forte messaggio a tutta la popolazione.

"La violenza sulle donne è un gravissimo problema di salute – ha commentato Gian Paolo Grisolia – con ripercussioni fisiche, psicologiche, ma anche riproduttive. Vogliamo ribadire la nostra avversione verso qualunque forma di violenza non solo come sanitari, ma anche come persone".

"In pronto soccorso esiste da alcuni anni un percorso protetto dedicato alle donne vittime di violenza – ha continuato Massimo Amato, direttore proprio del pronto soccorso -. Si tratta di un percorso multidisciplinare che ha l’obiettivo di reinserire le donne nella società in sicurezza. Il mio appello è: 'Denunciate'".

Monica Antuono, tutor del corso di laurea in Ostetricia, sottolinea come l’ostetrica sia “una professionista privilegiata in virtù della sua vicinanza alla donna e può realizzare azioni di sostegno, consulenza e attivazione dei servizi. L’università si impegna a formare ostetriche competenti anche nell’ambito della violenza di genere".

Sostegno da enti e autorità

È stato espresso pieno sostegno all’iniziativa anche dalla Provincia di Mantova, la Questura di Mantova, Telefono Rosa Mantova, la Cooperativa Centro Donne Mantova, la Consigliera di Parità. I rappresentanti di queste realtà hanno evidenziato l’importanza del simbolo della panchina rossa che è un’occasione per rafforzare l’opera educativa oltre ad essere memoria di ogni donna vittima di femminicidio.

Altre iniziative di Asst

Durante tutta la settimana è allestito un infopoint al Consultorio di Ostiglia, mentre al Consultorio di Viadana sono previsti colloqui individuali con la psicologa il 22, 23 e 24 novembre dalle 10 alle 12; negli stessi giorni, sarà possibile richiedere una consulenza individuale anche agli assistenti sociali.

Il 23 novembre dalle 9 alle 13 anche le ostetriche propongono consulenze in presenza, mentre il 26 novembre dalle 8.30 alle 12.30 sarà possibile effettuare un colloquio telefonico con le assistenti sociali chiamando lo 0376-3435874.

Il consultorio di Mantova propone il 22 novembre alle 14.30 una discussione di gruppo sulla violenza di genere: un’attività di confronto con animazione rivolta alle donne dai 16 anni. Per partecipare è necessaria la prenotazione scrivendo a marinella.marchini@asst-mantova.it entro il 21 novembre.

Il consultorio di Goito, in collaborazione con il Comune, ha organizzato la proiezione di alcuni cortometraggi realizzati dagli studenti dell’istituto superiore Falcone di Asola sul tema della violenza di genere. Appuntamento il 24 novembre alle 20.45 nella Sala Verde, Cinema e Teatro di Goito. I filmati verranno anche proiettati durante l’ora di educazione civica del liceo artistico di Guidizzolo.

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