San Benedetto Po, per il ponte serve un nuovo appalto: tempi più lunghi
"Non indire una nuova gara d'appalto provocherebbe quasi sicuramente ricorsi al Tar e quindi blocco dei lavori"
Il parere di Anac: per il nuovo ponte di San Benedetto Po serve una nuova gara d'appalto. Tempi destinati ad allungarsi di parecchi mesi.
"Nuova gara d'appalto": la posizione di Anac
Come già ipotizzato dalla Provincia di Mantova, per i nuovi lavori di ristrutturazione del ponte sul fiume Po nel Comune di San Benedetto occorre una gara pubblica: a dirlo è l'Autorità nazionale anticorruzione (Anac).
Come spiega proprio l'Anac, non può esserci, in base alla normativa esistente e al Codice degli Appalti, l’affidamento diretto dei lavori di ristrutturazione del tratto in golena. La stessa amministrazione provinciale di Mantova, infatti, aveva supposto che affidare il nuovo appalto al medesimo appaltatore dei lavori passati non era possibile in quanto l’appaltatore in questione - il raggruppamento temporaneo di imprese Toto spa Costruzioni Generali - non è l’unico operatore sul mercato in grado di eseguire i lavori in questione. Pertanto, procedere in tale direzione, vorrebbe dire il quasi certo ricorso al Tar da parte dei concorrenti esclusi, e il conseguente blocco dei lavori.
Lavori non così complessi
Inoltre, confermando i dubbi già presenti nella Provincia di Mantova, per Anac non si può parlare neanche di "assenza di soluzioni alternative ragionevoli" all’affidamento diretto allo stesso appaltatore. Le connessioni tecniche tra i lavori del tratto in alveo e quelli del tratto in golena del ponte, infatti, non sono tali da rendere impossibile e neppure estremamente più complessa l’esecuzione del nuovo intervento da parte di un diverso operatore economico.
L'Anac smonta le tesi del costruttore
Nel suo parere, l’Autorità Anticorruzione smonta anche l’idea dell’appaltatore di “uno stralcio in via definitiva dal contratto di appalto originario, delle lavorazioni relative alla demolizione del vecchio ponte in alveo e la traslazione del nuovo ponte per raccordarlo al tratto in golena".
Anac ricorda all’Amministrazione che la norma non può essere aggirata, le condizioni di applicabilità sono tassative, e una simile soluzione determinerebbe una modifica sostanziale alle condizioni di aggiudicazione dell’appalto iniziale (che è in corso di esecuzione). Pertanto apporterebbe all’appalto un vulnus grave, che lo sottoporrebbe al rischio di ricorsi e di contenzioso giudiziario per violazione della libera concorrenza e della parità di trattamento con le altre ditte.
Tempi più lunghi
Rendendosi quindi necessaria una nuova gara d'appalto per realizzare il tratto in golena, i tempi di costruzione del nuovo ponte sono destinati ad allungarsi di parecchi mesi. Tale procedura infatti non è immediata ed è destinata a comportare un iter particolarmente impegnativo con, appunto, il conseguente allungamento dei tempi di completamento del nuovo manufatto tra Bagnolo San Vito e San Benedetto Po.