Siccità: gli allevatori e gli agricoltori mantovani sono sempre più in difficoltà
L'allevatore Carlo Leali: "Ormai con questo scostamento delle stagioni tutto può essere, non abbiamo più coordinate sicure”.
Anche in provincia di Mantova l’assenza di pioggia sta colpendo gli agricoltori di cereali alle prese con terreni induriti che impediscono di seminare.
Costretti a posticipare le spedizioni
A farne le spese sono particolarmente i vivaisti del distretto produttivo di Canneto sull’Oglio e gli allevatori della zona dei prati stabili. La siccità sta letteralmente bloccando la vendita di piante dal cannetese.
“Stiamo posticipando le cavature delle piante perché anche chi può contare sull’irrigazione a goccia, creata appositamente per una bagnatura molto localizzata, non è in grado di procedere con zolle di 70-80 centimetri – spiega il produttore di latifoglie e sempreverdi e vicepresidente del Distretto PlantaRegina Giuseppe Goi - Siamo così costretti a posticipare le spedizioni, con i destinatari nel Nord Europa che da oltre 20 giorni ci stanno sollecitando”.
Situazione di emergenza
Le piante stanno estremamente soffrendo questa situazione di siccità e molto probabilmente ci saranno gravi ripercussioni la prossima primavera. A correre il rischio è un comparto come quello del distretto florovivaistico che sviluppa una produzione vendibile di oltre 30 milioni di euro e occupa più di 1.500 addetti.
“Se non spediamo il materiale per noi sono mancati redditi – insiste Goi - e la chiusura dei consorzi di bonifica per legge regionale al 30 settembre andrebbe forse rivista, o quanto meno andrebbero concesse finestre per il prelievo delle acque in quanto ci ritroviamo in una situazione di emergenza”.
Crisi per i prati stabili
I coltivatori dell’area dei prati stabili che portano avanti coltivazioni ormai centenarie nei comuni di Goito, Marmirolo e limitrofi stanno attraversando una fase durissima in cui a soffrire sono le produzioni agroalimentari che caratterizzano il territorio.
“I prati stabili sono in sofferenza idrica e il timore è che non vengano intaccati i raccolti dell’anno prossimo – dichiara l'allevatore Carlo Leali - Sui terreni più ghiaiosi la situazione è ancora più critica e questa situazione rischia di compromettere i bilanci aziendali di molte stalle sul territorio”.
Leali alleva 170 bovini da carni e colpita 20 ettari a prati stabili e frumento. Ma anche per i cereali a paglia ci sono difficoltà, chi non ha preparato i terreni per tempo si ritrova in forte difficoltà con le semine e se una coltura parte male la stagione è in salita. Anche in Francia sono in allerta perché non piove.
"Ormai con questo scostamento delle stagioni tutto può essere - conclude Carlo Leali - non abbiamo più coordinate sicure”.