Coltivazione di marijuana in casa: due in arresto
Indagine e accertamenti partiti dall'odore di "erba" nell'auto di un pensionato fermato per un controllo
Un soggetto di nazionalità romena e un cittadino italiano dovranno rispondere, secondo l’ipotesi accusatoria, di coltivazione e detenzione illecita di sostanze stupefacenti, dopo che i finanzieri del Gruppo di Mantova hanno individuato una coltivazione di marijuana nel giardino di una villetta.
La scoperta grazie all'odore di marijuana nell'auto di un anziano
La scoperta è avvenuta partendo dal controllo di una autovettura guidata dal soggetto italiano, un pensionato residente in un Comune limitrofo al capoluogo mantovano, da cui i militari avvertivano provenire un forte odore tipico di marijuana.
Recatisi presso la villetta del pensionato, i finanzieri notavano la presenza di un altro soggetto che vi stava entrando con fare circospetto e che, sottoposto a controllo, veniva trovato in possesso di 5,45 grammi di marijuana.
Piante e vasi contenenti infiorescenze
La successiva perquisizione della villetta dava modo di individuare un arbusto di marijuana piantato nel giardino, numerose altre piante della stessa specie stipate in un ripostiglio, oltre ad una lampada a incandescenza verosimilmente usata per favorire l’essicazione, mentre presso l’abitazione del soggetto di nazionalità romena venivano rinvenuti altri 38,74 grammi di marijuana e alcuni contenitori con infiorescenze della stessa sostanza.
Oltre 3 kg di fiori di marijuana
In conclusione, l’attività condotta dai finanzieri mantovani permetteva di sottoporre a sequestro 44,19 grammi di marijuana, 3,4 kilogrammi di infiorescenze - che avrebbero potuto fruttare un illecito guadagno stimato in circa 35mila euro - oltre a numerose piante la cui essiccazione avrebbe reso un ulteriore quantitativo di sostanza stupefacente stimabile in circa 2,5 kilogrammi.
Arrestati i due soggetti
Il Pubblico Ministero di turno presso la Procura della Repubblica di Mantova convalidava il sequestro della sostanza stupefacente e chiedeva al GIP presso il locale Tribunale la convalida dell’arresto eseguito nei confronti dei due soggetti in flagranza e contestuale richiesta di applicazione della misura cautelare personale.
All’esito dell’udienza, il giudice convalidava gli arresti e, ordinando la scarcerazione dei due soggetti, disponeva, nei soli confronti del soggetto romeno, la misura cautelare non custodiale dell’obbligo di presentazione quotidiana alla polizia giudiziaria.