Valanga di incidenti sul lavoro e 6 morti: allarme dei sindacati
L'appello: "Non si può più stare con le mani in mano, servono interventi urgenti"
I dati snocciolati dalle tre principali sigle sindacali.
Oltre 600 incidenti e 4 morti in più
Rispetto ai primi sei mesi del 2021, nel 2022 si registrano qualcosa come 659 incidenti sul lavoro in più. E, per quanto riguarda i decessi sul lavoro, se nei primi sei mesi del 2021 erano stati due, nei primi sei mesi dell'anno in corso sono stati sei. L'ultimo degli incidenti mortali risale a lunedì 13 giugno 2022, quando un muratore di 30 anni morì cadendo da un'impalcatura in città al primo giorno di lavoro. Era assunto in nero, senza alcun contratto e alcuna garanzia.
L'allarme dei sindacati: "Fare subito qualcosa"
A causa dei numeri registrati nei primi sei mesi dell'anno, a lanciare l'allarme sono una volta di più Cgil, Cisl e Uil che parlano di numeri "terrificanti" e chiedono che gli enti preposti di intervenire quanto prima per prevenire sia gli incidenti che i decessi e fare in modo che sicurezza e prevenzione sul lavoro aumentino. Da parte loro il segretario Cgil con delega alla sicurezza Mauro Mantovanelli, il segretario Uil Paolo Soncini e il segretario Cisl Dino Perboni chiedono che i protocolli sulla sicurezza, una volta firmati e sottoscritti, vengano applicati in toto.
Non solo. Da parte dei tre sindacalisti c'è una richiesta in più, ovvero che lo Stato intervenga in modo massiccio e serio affinché venga introdotta una specifica patente a punti per le aziende, di modo che le ditte sotto una certa soglia vengano automaticamente escluse dalle gare d'appalto. C'è anche la richiesta affinché vengano organizzati maggiori corsi sulla sicurezza sul lavoro.
"Stanchi di un bollettino così grave"
Da parte loro insomma le tre sigle sindacali Cgil, Cisl e Uil si dicono stanche di dover fare costantemente i conti con il bollettino degli incidenti e dei decessi sul lavoro e si aspettano un passo avanti da parte tutte le parti in causa.