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Sciopero in Trenord dopo l'aggressione al capotreno

L'azione dei sindacati

Sciopero in Trenord dopo l'aggressione al capotreno
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Braccia incrociate dopo l'episodio violento.

Trenord in sciopero

Personale ferroviario di Trenord a braccia incrociate in seguito alla grave aggressione subìta da un capotreno nella serata di martedì 21 giugno da parte di un gruppo di delinquenti nella stazione di Belgioioso: le segreterie sindacali Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti Uil, OR.S.A. Ferrovie, SLM Fast Confsal, UGL Ferrovieri, Faisa Cisal hanno infatti indetto per oggi uno sciopero di due ore, dalle 10 alle 12, che interesserà capitreno, macchinisti e personale di assistenza Trenord.

Lo sciopero potrà causare ripercussioni – limitazioni, cancellazioni e ritardi – sulla circolazione dei treni regionali, suburbani e del collegamento aeroportuale Malpensa Express fino al completo ripristino della circolazione ferroviaria, che avverrà a partire dalle ore 12. Viaggeranno i treni con orario di partenza dalla stazione di origine corsa prima delle ore 10 e arrivo a destinazione finale entro le ore 11.

Le parole di De Corato

La mia vicinanza va al capotreno aggredito a colpi di catene - afferma l'assessore regionale Riccardo De Corato -. Questi episodi violenti, purtroppo, continuano ad accadere, ma è ora di dire basta una volta per tutte a simili aggressioni. Per fare ciò è necessaria la cooperazione di tutte le istituzioni”.

Polfer sotto organico

"E’ evidente che - prosegue De Corato - nonostante gli sforzi quotidiani per i quali li ringrazio, gli agenti della Polfer in servizio non sono abbastanza per poter tenere sotto controllo i 2mila e 500 km di rete ferroviaria. La Polfer, infatti, non ha un organico sufficiente per poterlo fare. Come ripeto da tempo, e detto anche dal presidente Attilio Fontana, puntare all’esercito è la carta vincente: penso agli uomini e alle donne che si trovano nelle caserme lombarde e che potrebbero garantire un servizio innanzitutto preventivo. Inoltre torno a ribadire che va replicato il “modello Lecco” anche altrove, stringendo accordi con le altre Prefetture lombarde così da impegnare la Polizia Locale a presidio delle stazioni grazie a fondi regionali”.

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