Innovazione medica, entro la fine dell'anno un robot chirurgico al Poma
La Regione approva il progetto per l’innovazione tecnologica. Continua la campagna di raccolta fondi Iom a sostegno del progetto.
La Regione approva il progetto per l’innovazione tecnologica. Continua la campagna di raccolta fondi Iom a sostegno del progetto.
Robot chirurgico al Poma entro l'anno
Entro l’anno l’arrivo del robot chirurgico al Carlo Poma. L’iniziativa collettiva per acquistare un sistema multidisciplinare di chirurgia robotica assistita è vicina al traguardo. Regione ha autorizzato il progetto mantovano, che rientrerà nella gara regionale per l’acquisizione dell’attrezzatura nei vari centri lombardi. Un servizio ad altissima tecnologia per la comunità locale, che eviterà ai cittadini di spostarsi in strutture lontane da Mantova con trasferte impegnative e costi gravosi.
L'importanza della raccolta fondi
Un contributo prezioso viene dalla campagna di raccolta fondi che ha come capofila IOM-Istituto Oncologico Mantovano per sostenere le spese accessorie e i costi per la formazione del personale. Una gara di solidarietà che ha potuto contare sulla generosità di privati e terzo settore ed è arrivata a quota 200mila euro, con l’intento di raggiungerne 350mila-400mila. Il costo del robot è invece di oltre 1 milione di euro.
Secondo le valutazioni del coordinamento multidisciplinare dei chirurghi il robot sarà impiegato, in particolare, per le discipline di urologia, chirurgia generale, ginecologia e chirurgia toracica. In base alle stime effettuate, le procedure chirurgiche interessate all’innovazione tecnologica in questione sono 250 all’anno, progressivamente incrementabili.
Potenzialmente ogni procedura chirurgica laparoscopica a livello delle regioni pelvica, peritoneale e toracica può trarre beneficio dall'utilizzo del nuovo sistema. Molte prestazioni chirurgiche di tali sedi anatomiche, attualmente eseguite con accesso open per la loro complessità, potrebbero essere effettuate più facilmente con tecnica laparoscopica assistita del robot con una riduzione delle perdite ematiche, delle complicanze, della degenza ospedaliera. Ne conseguirà una maggiore sicurezza per i pazienti sia dal punto di vista dei risultati oncologici sia per gli aspetti funzionali.
Si mira per altro a creare una rete con le strutture private accreditate, come gli ospedali di Suzzara e Castiglione delle Stiviere, entrambi sperimentazioni gestionali di ASST, consentendo a ogni paziente mantovano di beneficiare della chirurgia robotica del Poma.
Il commento del presidente di Iom Lanza
Il presidente di Iom Luciano Lanza commenta: “Dal primo giorno in cui l’associazione ha lanciato questa ambiziosa iniziativa eravamo convinti che sarebbe stato un percorso complesso e assai impegnativo. I numerosi tavoli di lavoro costruiti con tutti i medici delle strutture di riferimento ci hanno fatto capire quanto fosse importante riuscire a ottenere questa attrezzatura ad altissima tecnologia. Ci abbiamo creduto, ci siamo caricati di fiducia e messi al lavoro con impegno e tanta dedizione. Oggi il progetto è prossimo al traguardo, mi sento di ringraziare tutti coloro che in qualsiasi modo hanno voluto condividere la nostra iniziativa e raccogliere il nostro appello”.
Soddisfatto anche Maurizio Migliarotti, direttore Confindustria Mantova:
“Quando questa iniziativa è nata, circa un anno, mi stavo insediando come direttore generale e stavamo delineando la strategia di rilancio dell’associazione, che tra suoi i pilastri vede il territorio, inteso come una nostra maggiore proattività anche nelle questioni sociali ed ambientali. Siano lieti di ospitare la presentazione di oggi perché è un bell’esempio di cooperazione virtuosa tra pubblico e privato. Il tema della sofferenza non conosce differenze, è trasversale, e purtroppo tocca tutti”.