Stop al neofascismo: Pd Lombardia deposita una mozione per lo scioglimento di Forza Nuova
L'urgenza nasce dal fatto che “La destra neofascista e neonazista sta tentando di riprendere la scena cavalcando il movimento dei no-vax e no-greenpass."
L'urgenza nasce dal fatto che “La destra neofascista e neonazista sta tentando di riprendere la scena cavalcando il movimento dei no-vax e no-greenpass."
La richiesta di scioglimento di Forza Nuova
Una mozione che chiede lo scioglimento di Forza Nuova e delle formazioni che intendono ricostituire il disciolto partito fascista, e intende impedire ogni forma di contributo ad associazioni che si richiamino alle posizioni di matrice neofascista e neonazista.
Il Gruppo regionale del Pd l’ha presentata anche in consiglio regionale della Lombardia, come spiega la consigliera Antonella Forattini:
“La destra neofascista e neonazista sta tentando di riprendere la scena cavalcando il movimento dei no-vax e no-greenpass. Le immagini di Roma dell’attacco alla Cgil, ma anche le inchieste giornalistiche a Milano, dimostrano che questi oscuri personaggi stanno lanciando una sfida al nostro sistema democratico, approfittando delle difficoltà indotte dalla pandemia e dalle misure atte a contenerla. Dalle istituzioni deve arrivare una risposta ferma e immediata”.
Basta a ogni azione di matrice neofascista e neonazista
I dem avevano già depositato il testo come urgente durante una seduta di consiglio, chiedendo a tutte le forze politiche:
“Di dire basta immediatamente a ogni azione di violenza di matrice neofascista e neonazista – fa presente Forattini –. Ma Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia hanno votato contro la trattazione d’urgenza della mozione. Invece, Regione Lombardia avrebbe dovuto dare subito un segnale chiaro, forte, determinato, soprattutto in un momento in cui l’estremismo di matrice fascista si dimostra nuovamente pericoloso. Non è successo perché ci sono forze nel centrodestra che rimangono ambigue nei confronti di questi estremisti. Noi non demordiamo e ripresenteremo la mozione in via ordinaria nella prima seduta destinata a questo genere di atti, martedì 2 novembre. A quel punto, il centrodestra non potrà rifiutare la discussione e dovrà per forza dare un voto a viso aperto”.