"Green pass = segregazione sanitaria”: lo striscione di CasaPound sui cancelli dell'hub Grana Padano
Non è ancora stato deciso né approvato nulla in merito alle ulteriori limitazioni che verranno imposte con un Green pass alla francese, ma per CasaPound è già guerra.
"Green pass = segregazione sanitaria” questo il testo degli striscioni affissi in decine di città italiane da CasaPound Italia per protestare contro il green pass: anche a Mantova è arrivata la mano lesta di CasaPound.
La decisione ancora da prendere
Sono giorni concitati in cui, visto il dilagare della variante Delta in tutta Italia, il Governo sta prendendo in considerazione l'ipotesi di un green pass "alla francese" che certifichi la vaccinazione o il tampone negativo prima di entrare nei ristoranti, negli aeroporti, nelle palestre o nelle discoteche.
Una decisione ancora tutta da prendere, così come ancora da decidere le limitazioni che il green pass comporterà, ma per CasaPound è già guerra (a non si comprendere bene cosa).
Secondo quanto emerso finora le restrizioni dovrebbero arrivare in due step:
- Dal 26 luglio Green pass obbligatorio per: stadi, concerti, fiere, locali da ballo, cinema, teatri e palestre, feste, banchetti e cerimonie. E sul fronte trasporti: treni a lunga percorrenza, ma anche navi, traghetti e aerei.
- A inizio agosto: l'obbligo potrebbe essere esteso anche ai mezzi pubblici cittadini (bus, metro) e ai ristoranti al chiuso.
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Lo striscione di CasaPound e le motivazioni
"In assenza di un obbligo vaccinale è inconcepibile mettere queste limitazioni: è una follia degna del peggior scenario orwelliano. - afferma un portavoce di CasaPound- Ci troviamo di fronte a un Governo che, invece di investire nella sanità pubblica, minata da anni di tagli, preferisce chiudere in casa i cittadini che legittimamente possono decidere di non vaccinarsi o che non posso farlo. Non è accettabile e non siamo disposti a far passare una normativa del genere.
Ci auguriamo che l'opposizione in parlamento alzi le barricate o lo faremo noi nelle piazze, creando luoghi di aggregazione alternativi.
Non siamo disposti a veder limitata la libertà dei cittadini.
Non si tratta di essere pro-vax o no-vax, la logica degli opposti estremismi non ci appartiene. Si tratta di buon senso, cosa che questo Governo dimostra ogni giorno di più di non avere.
Il Green Pass non deve passare".