Da lunedì la Lombardia entra in zona bianca
Con la speranza di non fare più passi indietro.
Con un'incidenza di 22 casi positivi ogni 100mila abitanti e un valore sotto la soglia dei 50 da tre settimane, la Lombardia è pronta all'ingresso in zona bianca. Con la speranza di non fare più passi indietro.
Zona bianca da lunedì 14 giugno
Se non ci saranno improbabili sorprese, l'ok definitivo dovrebbe arrivare domani con la pubblicazione del monitoraggio dell'Istituto Superiore di Sanità e la firma delle ordinanze del Ministro della Salute Roberto Speranza. Il passaggio da lunedì. La Lombardia, insieme a Piemonte, Lazio, Emilia e Puglia si prepara a fare il suo ingresso nella fascia a minor rischio e minori restrizioni.
Lo fa grazie a dati incoraggianti, inferiori ai livelli di rischio indicati dai provvedimenti governativi, da almeno tre settimane. Su tutti, incidenza sotto i 50 casi per 100mila abitanti, ricoveri e ospedalizzazioni sotto al 30% e vaccinazioni che procedono a pieno ritmo.
Dal giallo al bianco: cosa cambia
Il primo e più atteso cambiamento riguarda sicuramente il coprifuoco: in zona bianca cade ogni restrizione oraria agli spostamenti e alle attività degli esercizi pubblici, riportando di fatto la situazione all'estate scorsa (e a prima della pandemia). Sempre rimanendo in tema ristorazione, cadono i limiti alle tavolate all'aperto e si ampliano quelli per chi consuma al chiuso con l'ok fino a 6 persone non conviventi al tavolo.
Ma si vedranno anche nuove riaperture, che anticipano sostanzialmente il calendario della zona gialla: via libera alle piscine al chiuso, ai centri benessere, alle sale da gioco ma anche ai circoli culturali e associativi e ai ricevimenti nuziali e simili, questi ultimi solo se muniti di green pass.
Basta passi indietro
Un traguardo importante che si spera non duri solo una stagione. Guai a cantar vittoria come un anno fa, anche se stavolta tra le armi contro la pandemia c'è sicuramente una campagna vaccinale che procede spedita. In Lombardia nell'ultima settimana si sono sfiorate le 700mila vaccinazioni, con un ritmo di poco inferiore alle 100mila giornaliere. Le prenotazioni, specialmente tra i più giovani, crescono giornalmente e hanno ormai riguardato 6,63 milioni di lombardi.
Da fare però c'è ancora tanto. Ci sono "sacche di resistenza" tra i 70-79enni (vaccinati comunque all'86%) e ai 60-69enni (al 77,5%) lontani dai livelli di vaccinazione delle categorie più anziane nonostante i pericoli in caso di infezione.