Mantova si aggiudica 15 milioni di euro per trasformare 4 poli scolastici in hub tematici
Verranno coinvolti i quartieri di Cittadella, Valletta Paiolo, Valletta Valsecchi e parte del centro storico.
Mantova ha ottenuto 15 milioni per riqualificare e rigenerare 4 poli scolastici per trasformarli in hub tematici, verranno coinvolti i quartieri di Cittadella, Valletta Paiolo, Valletta Valsecchi e parte del centro storico.
15 milioni destinati a Mantova
A Mantova sono destinati 15 dei 170 milioni destinati alle strategie di rigenerazione e sviluppo nelle aree urbane che puntano alla inclusione sociale delle popolazioni più fragili. La strategia adottata per la città di Virgilio, per ridurre le disuguaglianze materiali e immateriali, prevede la rigenerazione di quattro quartieri, a partire dalle scuole. Si tratta dei quartieri di Cittadella, Valletta Paiolo, Valletta Valsecchi e di parte del centro storico. Un approccio integrato per agire su bambini, ragazze e ragazzi, giovani, famiglie, donne, anziani e docenti. A presentare l'iniziativa per il Comune c'era a palazzo di Lombardia l'assessore a Università e Ricerca, Adriana Nepote, che ha portato i saluti del sindaco Mattia Palazzi.
Rigenerazione urbana a partire dalla scuola primaria
La rigenerazione parte dalla scuola primaria, ridisegnata negli spazi e nelle funzioni, per dare vita a 4 Hub tematici. Ovvero lavorare sugli spazi fisici per co-progettare con le scuole la comunità: luoghi aperti alla cittadinanza, flessibili e da utilizzare anche fuori orario scolastico. Efficienti dal punto di vista energetico, digitalizzati ed anche all'aperto. Interconnessi attraverso il potenziamento dei servizi di mobilità sostenibile.
Così definiti:
- hub inclusione (Cittadella/Tazzoli),
- hub pensiero (centro 1 Pomponazzo),
- hub cittadinanza attiva (Paiolo Martiri),
- hub identità di comunità (Valsecchi don Mazzolari).
Collaborazione con il Politecnico di Milano
Oltre al capoluogo mantovano sono altri 11 i Comuni interessati agli interventi oggetto della Manifestazione di interesse coordinata da Regione Lombardia in collaborazione con il Politecnico di Milano. Presentati quest'oggi dal presidente Attilio Fontana insieme all'assessore regionale agli Enti locali, Montagna e Piccoli comuni Massimo Sertori e dei sindaci dei territori coinvolti.
Segno concreto di attenzione
"Regione Lombardia mette in campo 170 milioni di euro - ha detto il presidente Fontana - per dare un segno concreto di attenzione ai territori e ai Comuni e, generale, ai temi dello sviluppo sostenibile e della coesione sociale".
Lo stanziamento per Mantova è di 14.999.000 euro: 7.950.000 per azioni materiali e 7.049.000 per azioni immateriali.
Piano straordinario di risorse
"In un momento in cui il nostro Paese sta provando a disegnare il proprio futuro - ha proseguito Fontana - con un Piano economico davvero straordinario, Regione Lombardia vuole fare la sua parte. Mette a disposizione una cifra importante di risorse europee (fondi Fesr e Fse+) per affrontare alcuni temi che saranno centrali proprio per il nostro futuro con concretezza e senso di responsabilità".
Sinergia tra fondi Ue per rigenerazione urbana e coesione sociale
"L'elemento di novità - ha rimarcato il governatore - consiste nell'aver saputo fare sinergia tra Fondi europei diversi e utilizzarli insieme ai Comuni, condividendone gli obiettivi strategici con un filo conduttore che va in una doppia direzione: recuperare, ricucire parti delle città dove ci sono aree che possono essere rigenerate, e interventi di coesione sociale".
Regione anticipa riparto risosorse Ue
In particolare, Regione Lombardia anticipando la formalizzazione a livello nazionale delle risorse europee, ha deciso di destinare: 150 milioni del Fondo europeo di sviluppo regionale (Fesr) e oltre 20 milioni del Fondo sociale europeo (Fse) per strategie di sviluppo nelle aree urbane. Sono risorse riferite alla programmazione ordinaria e non del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) che sta per presentare alla Commissione europea nell'ambito del Next Generation EU, lo strumento per rispondere alla crisi pandemica provocata dal Covid-19.
Sertori: "Coinvolti i comuni capoluogo e quelli sopra i 50mila abitanti"
"La manifestazione d'interesse sulle aree urbane - ha evidenziato Massimo Sertori - con finalità alla coesione sociale, rivolta ai comuni capoluogo e i comuni sopra i 50.000 abitanti, s'inserisce nel solco di una strategia. Il presidente Fontana l'ha delineata a partire dall'aprile dello scorso anno. In piena pandemia fu concepito il 'Piano Lombardia' che ha finanziato, sui 3 miliardi, i primi 400 milioni a comuni e province, per realizzare opere attese da anni sui territori, scelte direttamente dai Sindaci".
"Ad oggi - ha precisato l'assessore agli Enti locali, Montagna e Piccoli comuni - sono oltre 3.000 i cantieri partiti, oltre 400 già terminati. Tali finanziamenti non solo hanno consentito la realizzazione di importanti opere, ma hanno dato ossigeno ad un comparto importante come quello dell'edilizia dando un aiuto concreto ai lavoratori".
Nepote: "Spazi importanti destinati alla comunità"
"Ringrazio la Regione - ha detto l'assessore a Università e Ricerca di Mantova, Adriana Nepote - per il passo importante di oggi che consentirà alla comunità di lavorare in quattro scuole di quattro quartieri diversi per rigenerarle e creare servizi di vita. Serviranno alla cittadinanza che vive nella scuola e per accompagnare le famiglie. La scuola è uno spazio che può essere utilizzato infatti da tutta la comunità, e si tratta di spazi che vogliamo implementare".
Con laboratori didattici, percorsi di formazione permanente, laboratori sociali, percorsi di inclusione sociale, miglioramento e adeguamento degli spazi esterni ed interni delle strutture scolastiche interessate.
"Come città di Mantova - ha concluso Adriana Nepote - ringrazio Regione Lombardia, perché la metodologia adottata è stata molto importante. Lavorare con una metodologia condivisa infatti ci ha aiutati a focalizzare meglio. A fare cioè tutti quei passaggi che ci hanno consentito di pensare meglio e trovare i requisiti per vincere ed essere finanziati. Auspico che questa metodologia venga mantenuta ancora per i prossimi anni".