Aperta un'inchiesta per la morte del Carabiniere 50enne ucciso da una trombosi
Disposta anche l'autopsia sulla salma per scoprire se via sia o meno un collegamento con il vaccino.
Lunedì 15 marzo 2021 era stato colpito da un'improvvisa trombosi che purtroppo alla fine non gli ha lasciato scampo: è deceduto nel pomeriggio di mercoledì 17 marzo il Carabiniere di Mantova.
Una morte improvvisa e il sospetto del vaccino
Una notizia terribile che lascia sconcertati per la prematura morte del Carabinieri di soli 50 anni avvenuta a seguito di una fatale trombosi del seno venoso cerebrale.
Ciò che fa discutere, o quanto meno parlare, è il fatto che una dozzina di giorni prima (il 4 marzo 2021) l'uomo era stato, insieme ai colleghi dell'Arma, vaccinato contro il virus con il vaccino AstraZeneca (ora sospeso in via preventiva in tutta Italia).
L'uomo lunedì era stato ricoverato al Poma dopo forti mal di testa nei giorni precedenti: la sua situazione però si è aggravata tanto che mercoledì verso mezzogiorno ne è stata dichiarata la morte celebrale seguita dal decesso verso le 19 dello stesso giorno.
Disposta l'autopsia e aperta un'indagine
La Procura di Mantova ha aperto un'indagine e ha disposto l'autopsia sul corpo, per appurare l'effettiva causa della morte: vista la situazione vissuta, e il ritiro del vaccino di AstraZeneca fino a nuovo ordine, l'obiettivo dell'indagine è proprio quello di scoprire se vi sia un'effettiva connessione tra la morte del 50enne e la somministrazione del vaccino.
Un atto dovuto e di cautela che però non vuole generare inutili allarmismi: potrebbe infatti non esserci alcun collegamento tra i due fattori.