Giorno della Memoria 2021, le parole del Prefetto e del sindaco di Mantova
La memoria è un dovere per tutti.
La memoria è un dovere per tutti.
Il discorso del Prefetto di Mantova
Di seguito il discorso inviato tramite una dona ieri, 26 gennaio 2021, dal Prefetto di Mantova Michele Formiglio.
"Sebbene le attuali misure di contenimento epidemiologico non consentano, momentaneamente, l’organizzazione di cerimonie collettive in presenza come negli scorsi anni con la consegna delle Medaglie d’Onore ai cittadini italiani deportati ed internati nei lager nazisti, desidero condividere alcune riflessioni perché l’importanza della ricorrenza del 27 gennaio, “Giorno della Memoria” non deve mai venire meno.
Onorare questa giornata con la giusta solennità è anche l’occasione per indicare a tutti noi cittadini italiani quale è il modo migliore per essere e sentirsi tali. Infatti non bisogna mai dimenticare che la prigionia nei lager tedeschi è stata una pagina nobile ed eroica: molti concittadini posti, infatti, innanzi alla scelta tra una dura prigionia e l’adesione al nazifascismo, in grandissima parte preferirono la fedeltà al Paese, alle Istituzioni, rivendicando la loro dignità di uomini con una tenace resistenza al regime.
Le vittime hanno portato il peso opprimente di quella prigionia tutti i giorni sul proprio corpo, nelle proprie coscienze, imparando a convivere con quel dolore. Le privazioni, le vessazioni, i pericoli, la totale e completa sottomissione cui furono costretti, sono rimasti pudicamente conservati nella loro coscienza, ma anche nei loro libri e memoriali, affinché ne rimanesse traccia per farci conoscere ciò che è stato.
Oggi il numero di sopravvissuti e di testimoni diretti di quella stagione di orrori senza precedenti si fa sempre più esiguo. Per questo motivo la Memoria è un dovere per tutti, per aver viva la consapevolezza di quella immane tragedia. Il “Giorno della Memoria”, infatti, ci interroga su un passato che ci appartiene individualmente e come Italiani e da cui dobbiamo trarre la forza necessaria per contrastare i segni dell’intolleranza, dell’indifferenza e dell’odio.
Questo impegno sulla Memoria e sull’attestazione di fedeltà a quei valori che fondarono la nostra Carta Costituzionale va rivolto principalmente alle giovani generazioni, le quali devono sentire come imprescindibilmente propri, da un lato, i sentimenti di condanna verso ogni forma di sopruso e violenza e dall’altro, il valore di servizio verso la collettività.
Di questi valori forti sono stati indiscutibili protagonisti i nostri concittadini ai quali sono state conferite le Medaglie d’Onore. A tutti gli insigniti va, pertanto, il grazie più sincero, nostro e di tutta la Nazione.
Il commento del sindaco Palazzi
Anche il sindaco Palazzi ha voluto ricordare, come ogni anno, le vittime mantovane postando questa foto sulla pagina Facebook e scrivendo queste parole:
"Ci passo davanti ogni giorno.
È all’ingresso del Municipio.
È la lapide con i nomi degli ebrei mantovani uccisi dai nazisti.
Sono i 104 ebrei Mantovani deportati, solo cinque di loro fecero ritorno.
Oggi ricordiamo i nostri concittadini deportati e uccisi dalla persecuzione nazista e fascista perpetrata contro il popolo ebraico, contro rom e sinti, contro cittadini disabili e omosessuali.
Ricordiamo per non dimenticare mai, ricordiamo per dirci che dipende anche da noi, da ogni singolo uomo e donna, combattere ogni discriminazione, ogni giorno.
Dipende da noi far sì che la nostra storia sia viva ogni giorno, nella coscienza e nella responsabilità collettiva."