Covid e scuola, le azioni specifiche messe in campo da ATS Val Padana
Identificati i referenti: la dr.ssa Laura Rubagotti, quale Referente Covid di ATS per le Scuole, coadiuvata dalle dottoresse Molinari, Davini e Bianchera, rispettivamente per i Distretti di Crema, Cremona e Mantova.
Covid: le specifiche azioni che ATS Vale Padana ha messo in campo a favore del mondo della scuola.
Covid e scuola
Le Istituzioni scolastiche ed i Servizi educativi per l’infanzia rappresentano uno dei punti di maggiore attenzione e potenziale criticità, per le condizioni di prossimità correlate – direttamente o indirettamente – alla loro riapertura. Anche per questo, ATS della Val Padana, già a partire dai mesi estivi, ha avviato un confronto continuo con i Dirigenti Scolastici del territorio e promosso riunioni allargate con gli Uffici Scolastici e le Scuole Capofila della Rete delle Scuole che Promuovono Salute, i Referenti Covid, i Responsabili dei Servizi di Prevenzione e Protezione ed i Medici Competenti della Scuola, per contribuire alla ripresa in salute e sicurezza di tutte le attività.
Ma quali sono le azioni specifiche che ATS ha messo in campo a favore del mondo della Scuola?
Come previsto dalle indicazioni ministeriali e regionali, ATS della Val Padana ha identificato i propri Referenti COVID per la Scuola: la dr.ssa Laura Rubagotti, quale Referente Covid di ATS per le Scuole, coadiuvata dalle dottoresse Gloria Molinari, Chiara Davini ed Elena Bianchera, rispettivamente per i Distretti di Crema, Cremona e Mantova. Si tratta di professionisti della prevenzione del Dipartimento di Igiene e Prevenzione Sanitaria (DIPS), già figure di riferimento per gli Istituti Scolastici sui temi della promozione della salute.
Il compito dei referenti Covid
Per facilitare il contatto con gli Istituti del territorio, i referenti Covid rispondono alle numerosissime richieste che pervengono dai singoli Istituti, spesso interfacciandosi con i vari Servizi del Dipartimento DIPS e più in generale dell’Agenzia; si raccordano inoltre ai colleghi dell’Unità Operativa di Malattie Infettive (es. a seguito di segnalazioni ricevute), per coadiuvarli nella loro fondamentale azione di “tracciamento dei contatti” e di ricostruzione della catena del contagio nelle scuole. Dirigenti scolastici ed insegnanti possono rivolgersi a loro per comunicazioni, richieste di informazioni o chiarimenti finalizzati al mantenimento della salute e della sicurezza in ambito scolastico. Per facilitare ed ottimizzare le comunicazioni, è stata attivata una casella di posta elettronica dedicata, con l’obiettivo di favorire la massima osservanza delle misure di prevenzione, contenimento e gestione del contagio da SARS-CoV-2.
I lavoro svolto fino ad oggi
Ad oggi, i Referenti Covid di ATS hanno risposto ad oltre 300 quesiti, riguardanti principalmente le misure di distanziamento sociale, le nuove modalità di ingresso nei vari plessi scolastici e la riorganizzazione di aule, palestre e cortili: le richieste di chiarimento spaziano dall’uso corretto delle mascherine e dei dispositivi di protezione individuale di alunni e docenti, alle nuove modalità di consumo del pasto a scuola, dalla gestione dei fornitori all’utilizzo dei materiali ludico-didattici.
Ma sono gli aspetti sanitari relativi alla permanenza a scuola in sicurezza che interessano in particolar modo il personale scolastico: tantissimi risultano essere i quesiti posti circa le modalità di verifica della condizione di salute degli alunni, la gestione dei casi sospetti e SARS-Cov-2 positivi di alunni e/o personale scolastico, gli interventi di pulizia, areazione, sanificazione ordinaria e straordinaria dei locali fino alle misure di tutela della salute e formazione dei docenti. In merito alle modalità di riammissione dei ragazzi a scuola, grazie alla collaborazione attiva degli Uffici Scolastici Territoriali, è stato anche organizzato un incontro tra Pediatri di Famiglia, Dirigenti Scolastici e corpo docenti, per fornire indicazioni chiare riguardanti il rientro a scuola in sicurezza. In tale sede i Pediatri hanno fornito importanti precisazioni sul rilascio dei certificati, previsti dalla normativa vigente solo per il rientro a scuola dopo un’assenza per malattia da Covid-19 o per isolamento come contatto stretto di caso positivo.
I progetti
Proprio per rispondere al bisogno di formazione specifica espresso da numerosi insegnanti, è stato organizzato il corso “Tornare a Scuola dopo il Covid-19”, evento che ha riscosso una grande adesione da parte del personale scolastico, con più di 3000 iscritti. I discenti, che hanno già concluso la modalità di formazione a distanza, sono stati raggruppati in classi virtuali per poter dialogare in webinar direttamente con i formatori e gli operatori ATS. Poiché numerosi sono ancora gli Istituti che richiedono di accedere a questa formazione, si prevede di riproporla con una nuova edizione.
Un’ulteriore offerta formativa è rappresentata dal nuovo catalogo “La salute a Scuola: progettare in Rete”, rivolta a tutte le scuole di ogni ordine e grado delle province di Cremona e Mantova, che prevede anche progetti e programmi di prevenzione e contrasto al Covid-19.
Per fornire informazioni aggiornate, materiali utili e indicazioni mirate rispetto alla normativa di riferimento nazionale e regionale, ATS della Val Padana supporta i Dirigenti Scolastici anche attraverso la trasmissione di note operative e di chiarimento.
Rilevanti sono anche le attività condotte in collaborazione con l’Ufficio Comunicazione di ATS, allo scopo di favorire la massima accessibilità, diffusione e circolarità delle informazioni.
È stata predisposta sul sito dell’Agenzia la sezione “Rientriamo a Scuola”, dove è possibile scaricare alcune risposte alle domande più frequenti (FAQ Covid-19). Sempre attraverso il sito dell’Agenzia e grazie all’attivazione di numero telefonico dedicato, è possibile ricevere informazioni sui comportamenti da adottare per gli alunni rientrati da Paesi esteri, la cui registrazione è obbligatoria sia per i ragazzi maggiorenni che i minori da parte dei genitori. Ed è proprio attraverso questa registrazione che l’alunno riceve un certificato, da consegnare al pediatra e/o al Medico di Medicina Generale nonché alla Scuola, riportante le date di inizio/fine del periodo di quarantena e tutte le informazioni sulla modalità di esecuzione dei tamponi previsti dalla normativa vigente.
Inoltre, attraverso il sito di ATS della Val Padana, in adempimento all’ordinanza di Regione Lombardia n. 604 del 10/09/2020, è possibile per i Gestori del servizio educativo o della scuola dell’infanzia (fascia 0-6 anni) inviare i dati anagrafici dei bambini che manifestano i sintomi suggestivi di infezione da SARS-CoV-2 durante la frequenza a scuola.
Il sito dell’Agenzia fornisce infine informazioni sul percorso per accedere in tempi rapidi ai Punti Tampone per alunni e docenti, servizio organizzato in stretta collaborazione con le ASST di Crema, Cremona e Mantova. I soggetti sintomatici, muniti di autodichiarazione vidimata dalla Scuola, possono accedere in modo facilitato e senza prenotazione al Punto Tampone più vicino, fermo restante l’invito alla famiglia di raccordarsi con il Pediatra o il Medico di Medicina Generale.
Il patto di corresponsabilità
A circa un mese dal ritorno ufficiale sui banchi, è evidente a tutti l’enorme sforzo messo in campo da Docenti e famiglie per comprendere le normative di riferimento e tutti i comportamenti da adottare, sia a Scuola che a casa, per prevenire e contenere la diffusione del virus.
Su quest’ultimo fronte, i genitori sono stati chiamati a sottoscrivere con l’Istituto Scolastico frequentato dai propri figli, un patto di corresponsabilità educativa, dove famiglie da un lato e dirigenti scolastici dall’altro, mettono nero su bianco i rispettivi impegni. Ma è solo traducendo questo impegno formale in vero atto sostanziale di corresponsabilità tra genitori, studenti, scuola e Istituzioni che sarà possibile trasformare norme e regole in scelte comportamentali condivise da tutti in tutela della salute personale e collettiva.
I dati di questo primo mese di attività scolastica indicano quanto insidiosa sia la minaccia del nuovo Coronavirus: se la numerosità dei casi accertati, in incremento, appare ancora - in generale - espressione più della circolazione a livello comunitario che di un’amplificazione legata ad aspetti organizzativi e gestionali dell’attività didattica, le occasioni di prossimità ed assembramento – anche prima e dopo l’ingresso a scuola e nei trasporti – creano condizioni di esposizione al contagio che solo una spasmodica attenzione a comportamenti individuali di protezione e distanziamento può neutralizzare.
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