Covid Lombardia, riunito il Comitato Tecnico Scientifico. Gallera: "Verificheremo efficacia Dpcm tra qualche giorno"
"Approvate le linee guida per la gestione dei casi in età evolutiva, dall'infanzia all'adolescenza".
Vertice tra Regione e Comitato Tecnico Scientifico lombardo: "L’orientamento in questa prima fase è di attuare le indicazioni contenute nel nuovo Dpcm e di verificarne l’efficacia tra alcuni giorni". Ad affermarlo l’assessore regionale al Welfare Giulio Gallera.
Covid Lombardia, riunito il Comitato Tecnico Scientifico
"Il confronto tra i rappresentanti istituzionali della Regione e il Comitato Tecnico Scientifico della Lombardia si conferma sempre utile, proficuo e interessante". Lo ha detto l'assessore al Welfare, Giulio Gallera, al termine della riunione di ieri con il CTS della Regione Lombardia.
"Le nostre riflessioni - ha aggiunto - non possono non tenere conto del Dpcm del Governo che, in materia strettamente sanitaria, recepisce alcune delle indicazioni che come Regione Lombardia avevamo proposto. L'orientamento in questa prima fase, dunque, è quello di attuare le indicazioni contenute nello stesso, verificarne l'efficacia tra alcuni giorni”.
Gestione casi Covid in età evolutiva
Nel corso della riunione, il Comitato Tecnico Scientifico ha analizzato ed espresso un giudizio positivo sulle linee elaborate dallo specifico 'Gruppo di Lavoro' finalizzate alla formulazione di indicazioni operative per l'identificazione e la gestione clinico-diagnostica dei casi di sospetta infezione COVID-19 in età evolutiva (dall'infanzia all'adolescenza), anche in applicazione delle attuali normative nazionali che restituiscono due distinti scenari di manifestazione sintomatica: ambito educativo/scolastico e ambito domestico.
“Siamo molto soddisfatti – ha commentato Gallera – di dare concretamente una mano ai pediatri per gestire in maniera univoca i casi sospetti grazie a linee guida chiare e precise (scaricabili al link https://we.tl/t-yxddfUWgmW) ed elaborate insieme ai loro rappresentanti”.
Nel caso di allontanamento dalla comunità educativa/scolastica, il percorso indicato dalla circolare regionale prevede che la famiglia prenda contatto con il pediatra di libera scelta (PLS) /medico di medicina generale (MMG) di riferimento per concordare l'iter successivo. Qualora si dovesse rendere necessario un intervento diagnostico esteso all'interno della scuola (es. a seguito di un cluster) le ATS individueranno le modalità operative più idonee per la sua effettuazione compreso l'ambito scolastico.