Caso Baffi: la renziana non si dimette e il Pd la "espelle" dalla minoranza
I dem: "Daremo vita, in accordo con i consiglieri del Movimento 5 Stelle e con gli altri consiglieri di opposizione che intenderanno aderire, a una commissione d’inchiesta alternativa".
Evidentemente Patrizia Baffi ha preso la sua decisione. Non si dimetterà da presidente della Commissione d’inchiesta sul Covid-19, in cui era stata eletta coi voti della maggioranza di centrodestra, malgrado gliel'abbia chiesto anche il suo stesso partito, Italia Viva. E a questo punto il Pd considera formalmente espulsa dalla minoranza l'esponente renziana originaria di Codogno.
Il Pd la "espelle" la renziana dalla minoranza
Come riporta Prima Lodi, in merito alla commissione d’inchiesta sulla gestione dell’emergenza Covid in Lombardia, dopo la riunione e la comunicazione dell’ufficio di presidenza della stessa, il capogruppo del Pd in Regione Fabio Pizzul dichiara quanto segue:
“Prendiamo atto della decisione della presidente Baffi di non dar seguito alla nostra richiesta di rassegnare le dimissioni dalla guida della Commissione d’inchiesta su Covid-19. Abbiamo atteso che riflettesse sulle sollecitazioni nostre e dei leader del suo partito di riferimento, ma dobbiamo ormai concludere che la sua decisione sia quella di porsi al di fuori del perimetro delle minoranze in Consiglio regionale e, crediamo, anche di Italia Viva. L’aver convocato l’ufficio di presidenza senza riflettere preventivamente sul fatto che la commissione rischia unicamente di fiancheggiare la volontà di non fare davvero luce su quanto accaduto, chiaramente perseguita dalla Lega, indica le reali intenzioni della presidente. Chiediamo nuovamente le dimissioni sue e degli altri membri dell’ufficio di presidenza; questo è l’unico gesto che consentirebbe di riaprire un dialogo con la maggioranza a cui non ci siamo mai sottratti e che è stato negato dal veto della Lega nei confronti del Partito Democratico. In assenza di novità che ci ostiniamo ad auspicare, domattina formalizzeremo al presidente Fermi le dimissioni dei nostri tre consiglieri (Gianni Girelli, Jacopo Scandella e Carmela Rozza) dalla Commissione d’inchiesta e daremo vita, in accordo con i consiglieri del Movimento 5 Stelle e con gli altri consiglieri di opposizione che intenderanno aderire, a una commissione d’inchiesta alternativa che si metterà in ascolto di tutti coloro che hanno qualcosa da dire riguardo a quanto accaduto in Lombardia in questi mesi. Ci avvarremo, inoltre, di tutte le prerogative di cui i consiglieri regionali sono titolari a livello di accesso agli atti e interlocuzione con gli attori del sistema sanitario regionale.”
LA PUNTATA PRECEDENTE: Da Codogno alla Presidenza della Commissione d’inchiesta di Regione sul Covid-19: la ribalta di Patrizia Baffi