Coronavirus, 119 i contagiati a Mantova, cresce anche il numero dei dimessi DIRETTA VIDEO
I dimessi sono 896 mentre i decessi sono arrivati a 468.
Anche oggi, 10 marzo 2020, da Regione Lombardia gli aggiornamenti sulla situazione d’allarme dovuta al Coronavirus. Di seguito la conferenza stampa che si sta svolgendo a Palazzo Lombardia:
L'intervento di Fontana
Nella zona Lodi-Codogno l'evoluzione dell'infezione si sta riducendo, andando in una direzione opposta rispetto a quella nazione. Da qui siamo partiti con i sindaci della città capoluogo della Lombardia durante una riunione tenutasi questa mattina, il risultato è stata la richiesta al Governo di attuare misure ancore più stringenti. L'unica medicina che ora abbiamo per interrompere il contagio è ridurre i contatti con le persone: è stata preparata una lettera sottoscritta da tutti i Sindaci presenti e che è stata illustrata al Governo.
La sensazione percepita è che ancora non sia per tutti ben chiara la reale situazione che stiamo vivendo in Lombardia. Anche i tre sindacati principali hanno dichiarato la possibilità di valutare misure più rigorose. Anche categorie imprenditoriali si sono dichiarate favorevoli a stringere le misure arrivando anche ad una sospensione temporanea di ogni tipo di attività: è necessario che il Governo intervenga rigorosamente perché il sistema sanitario è vicino ad entrare in un momento di difficoltà.
L'intervento di Gallera
Anche oggi si evidenzia una costante crescita, il totale dei positivi risulta essere 5.791 (noi però raccogliamo in maniera strutturata i dati dei campioni dei laboratori, quindi non sono dati costantemente omogenei). Il numero dei ricoverati sale a 3319 (+ 505) i ricoveri in terapia intensiva sono 466 ( +26), i dimessi sono 896 e crescono anche i decessi che sono arrivati a 468 (+135).
A Bergamo sono 1472, a Brescia 790, a Como 46, Cremona 957, Lodi 963, Milano 592, Mantova 119, Sondrio 7, Pavia 324, Varese 50.
La nostra corsa continua, abbiamo a disposizione 644 posti letto nelle terapie intensive per i pazienti Co-Vid, da quando è iniziata l'emergenza sono stati gestiti nelle terapie intensive 778 pazienti, dimessi 103, deceduti 80 ma, nonostante un numero significativo (circa 25%) di pazienti che non è più in terapia intensiva la saturazione è sempre e troppo alta. E' una corsa contro il tempo, l'ascisse di crescita dei contagi va fermata.
Negli ultimi due giorni cogliamo maggiore presa di coscienza dai cittadini ma indicazioni più forti imposte dal Governo servono. Alcuni presidi sono ormai allo stremo (Bergamo, Cremona) ne siamo consapevoli, stiamo cercando di intervenire come più possiamo. Tutti si stanno mobilitando ma questo è lo scenario che saremo costretti a vedere nei prossimi giorni se non si cambia rotta.
Oggi è stato pubblicato il decreto legge che rende più flessibili le assunzioni di medici, specializzandi e infermieri che viene gestito a livello centrale o gestiti dalle singole aziende: 200 specializzandi sono pronti in rianimazione e in anestesia, 250 infermieri si laureeranno entro domani.
L'attività della Protezione Civile, l'intervento di Foroni
La protezione Civile sta completando i lavori di montaggio delle tende triage fuori dagli ospedali dove questo servizio ci è stato chiesto e anche fuori dai vari penitenziari lombardi. E' grande il lavoro fatto da questi volontari con mezzi propri della Protezione Civile. Stiamo valutando le varie strutture presenti sul territorio affinché, in caso di necessità, possano essere utilizzate per le persone in isolamento che non possono stare nelle proprie dimore.
Nell'ex zona rossa più del 99% della popolazione ha rispettato le disposizioni: un grande applauso per i residenti. Quelle regole hanno funzionato sia per il senso di responsabilità dimostrato dalla popolazione, che per il senso delle norme stesse.
Ad oggi i volontari di protezione civile sono 2.500, i punti triage sono stati montati in diversi ospedali con un impiego di 450 volontari. Posizionate tende fuori dai carceri di Pavia, Vigevano, Bollate, Voghera, Monza, Beccaria, San Vittore, Mantova, Bergamo, Lecco e Lodi.
L'intervento di Sala
Abbiamo lavorato in materia di innovazione una piattaforma è a disposizione per tutte le scuole che hanno difficoltà a creare e-learning, è possibile caricare alcuni contributi che gli studenti poi possono attivare. Il periodo scolastico che si protrae rende necessario il modo diverso di insegnare.
Siamo fermi sul congedo parentale e sul voucher baby sitter, vogliamo che un genitore possa stare a casa o trovare una valida alternativa. Non si devono fare i mini nido, ovviamente. Così come gli studenti non si devono trovare per studiare insieme e seguire insieme le lezioni. Il rimanere in casa è importante, è necessario che non ci siano assembramenti.
Sul ristoro delle partite iva, degli autonomi e degli esercizi commerciali stiamo lavorando affinché si possa agire a livello regionale. Abbiamo richiesto la sospensione di tutte le tasse, sarà poi da calcolare il possibile ristoro. La burocrazia non deve essere un problema, bisogna che sia più semplice riuscire ad effettuare la richiesta del risarcimento del danno da Coronavirus.
E' stato troppo presto togliere la "ex zona rossa"?
Non è una domanda da rivolgere a noi, è una scelta fatta dai tecnici del Governo e sicuramente alla base di questa scelta ci sono valutazioni che hanno indotto a prendere questa scelta.
Aggiornamento sui trasferimenti dei pazienti ad altre regioni
Verranno trasferiti pazienti nelle altre regioni, già 30 sono stati trasferiti di cui solo uno era positivo al Co-vid.
Se il Governo non interviene cosa farete?
Stiamo ancora cercando di coordinarci con il Governo, che si è attualmente riservato di darci qualche risposta e domani vedremo di capire che decisioni intende prendere. Se non avremo risposte faremo le nostre valutazione.
Criticità nello smaltimento dei corpi dei defunti
Stiamo velocizzando il processo perché oggettivamente alcuni ospedali hanno segnalato la criticità dello smaltimento dei morti degli ultimi giorni.