DAL CONSIGLIO REGIONALE

Antonella Forattini commossa dai racconti di Liliana Segre in Consiglio Regionale

“La senatrice ha chiesto a tutti noi di visitare, insieme a lei, il Binario 21 di Milano, quello da cui partivano i treni carichi di persone".

Antonella Forattini commossa dai racconti di Liliana Segre in Consiglio Regionale
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“Ho visto l’odio praticato prima a parole e poi nei fatti e nel mio novantesimo anno di età non posso smettere di combatterlo. Il mondo va verso una deriva di odio, io voglio predicare pace e libertà”.

È con queste parole che la senatrice a vita Liliana Segre ha concluso il suo intervento, in consiglio regionale, dove era stata invitata.

Il commento di Antonella Forattini

“La senatrice ha chiesto a tutti noi di visitare, insieme a lei, il Binario 21 di Milano, quello da cui partivano i treni carichi di persone di ogni età verso l’orrore dei campi di concentramento – fa sapere Antonella Forattini, consigliera regionale del Pd –. Noi, a nostra volta, come Pd, abbiamo chiesto all’Aula di organizzare quanto prima una seduta in quel luogo simbolo”.

Una testimonianza toccante e coinvolgente che tutto il consiglio ha seguito in assoluto silenzio:

“Ha parlato di sé come della bambina di una famiglia milanese semplice e unita, proiettata verso un futuro come chiunque a quell’età e in quegli anni, ma la cui vita è stata stravolta e distrutta dalle leggi e dall’odio razziale. Ha sottolineato ripetutamente queste caratteristiche al consiglio per indurlo a riflettere sulle conseguenze assurde e atroci di una spirale di odio. Riportando le parole che furono di Primo Levi, ha definito ‘indicibile’ l’esperienza del campo di Auschwitz, sottolineando molto lucidamente come abbia buon gioco il negazionismo quando appunto si tratta di raccontare qualcosa di talmente mostruoso che difficilmente si può credere possa essere stato fatto dall’uomo”, riporta Forattini.
Per la consigliera Pd è stata, dunque, “una grande emozione averla ascoltata e averla potuta abbracciare. Un discorso tanto semplice quanto potente. Un inno alla vita e un invito a combattere l’odio in ogni sua forma”.

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