Ancora caporalato, arresti e sequestri nel mantovano

Castel Goffredo: lavoratori in nero nel laboratorio tessile, arrestato titolare e collaboratore. 

Ancora caporalato, arresti e sequestri nel mantovano
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Castel Goffredo: ancora lavoratori in nero nel laboratorio tessile. I Carabinieri arrestano titolare e collaboratore.

Laboratorio tessile: regolarmente sfruttata manodopera clandestina

Nel pomeriggio di ieri, 12 novembre 2019, a Castel Goffredo i Carabinieri delle Stazioni di Castel Goffredo, Castiglione delle Stiviere e Asola in collaborazione con i colleghi del Nucleo CC Ispettorato Lavoro di Mantova, coadiuvati dagli Ispettori dell’Inps e dell’Inail e dalla Polizia Locale di Castel Goffredo, coordinati dal Comandante di questa Compagnia CC Tenente Colonnello Simone Toni, hanno proceduto al controllo di un laboratorio tessile operante nel settore del confezionamento di calze.
Lo scenario è sempre lo stesso: è l’interno di un laboratorio tessile cinese dove viene regolarmente sfruttata la manodopera clandestina, cioè sottopagata, circa 4 euro all’ora, e impiegata nelle attività anche per 10-12 ore al giorno consecutive.

Gli operai hanno cercato di scappare

Il personale operante ha fatto irruzione all’interno del capannone intorno alle ore 15.00 di ieri scatenando il solito scompiglio tra gli operai che, nel tentativo di sottrarsi al controllo, hanno cercato, invano, di raggiungere le varie uscite dello stabile, già preventivamente controllate dai militari.
All’interno del laboratorio gli operanti hanno rinvenuto 28 macchinari per il confezionamento delle calze e circa 10mila paia di collant in fase di lavorazione da parte di 17 cittadini cinesi, di cui 8 senza regolare contratto di lavoro.

L'attività è di tre cittadini cinesi

L’attività è risultata intestata a L.L. 47enne, e condotta insieme a due collaboratori, L.X.E. 40enne e L.X.U 38enne, tutti di nazionalità cinese, quest’ultima non presente all’atto del controllo.
Per quanto accertato, i militari hanno proceduto all'arresto della titolare L.L. e del collaboratore L.X.E, ritenuti responsabili, in concorso, dei reati di “Intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro - Caporalato", mentre la collaboratrice L.X.U., non presente all'atto del controllo, è stata deferita a piede libero per le medesime violazioni penali.

I Carabinieri hanno proceduto al sequestro dei macchinari e delle calze, per un valore complessivo di circa 500mila euro. Inoltre, i militari dell’ispettorato del lavoro hanno adottato un provvedimento di sospensione dell'attività oltre alla contestazione delle previste violazioni amministrative ancora in fase di quantificazione.
L’operazione rientra nell’ambito delle attività della “Task Force” voluta dal Prefetto e dal Comando Provinciale dei Carabinieri per il contrasto del lavoro nero.

Gli arrestati sono stati associati presso la Casa Circondariale di Mantova.

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