Frode alimentare 18.000 forme di Parmigiano Reggiano contraffatte

Il formaggio era stato prodotto in un'azienda del Mantovano, ma marchiato con le fasce assegnate ad uno stabilimento di Reggio Emilia appartenente alla stessa società.

Frode alimentare 18.000 forme di Parmigiano Reggiano contraffatte
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Frode alimentare: sequestrate 18.000 forme di formaggio spacciate per Parmigiano Reggiano, per un valore commerciale di circa 10 milioni di euro.

Frode alimentare nel Mantovano

I militari del NAS di Parma, con gli agenti vigilatori del consorzio “formaggio parmigiano reggiano”, hanno effettuato delle ispezioni igienico sanitarie presso due unità produttive facenti capo alla medesima società agricola. Le due società sono situate una in provincia di Mantova e l’altra in quella di Reggio Emilia.

Operazione “Opson VII”

Gli accertamenti sono stati eseguiti nell’ambito dell’operazione internazionale “Opson VII” e sono rivolti alla lotta contro la contraffazione dei prodotti alimentari. Durante le operazioni si è constatato che presso lo stabilimento mantovano erano utilizzate delle fasce marchianti che risultavano essere state assegnate allo stabilimento della provincia di Reggio Emilia.

A cosa servono le fasce

Le fasce marchianti, conferite dal consorzio del Parmigiano Reggiano, sono utilizzate per imprimere sulla superficie di ogni singola forma di formaggio la dicitura a puntini “Parmigiano-Reggiano”, la matricola del caseificio produttore, l’annata e il mese di produzione. Dette “fasce”, quindi, sono uno strumento essenziale per la corretta identificazione dell’alimento e per la completa ricostruzione della sua tracciabilità.

Le placche di caseina

Gli accertamenti eseguiti dai Carabinieri, hanno permesso di appurare che a partire dal 1° gennaio 2018, tutte le forme di parmigiano prodotte giornalmente dallo stabilimento mantovano riportavano fraudolentemente un identificativo numerico errato, in quanto relativo all’unità produttiva emiliana. Da un’ispezione più approfondita, inoltre, è emerso che la produzione complessiva della società agricola negli anni 2017 e 2018 era superiore rispetto alle quote assegnate dal consorzio. Le forme, infatti pur recando la marchiatura che le identificano come “Parmigiano Reggiano”, erano mancanti delle prescritte placche di caseina che vengono distribuite dal consorzio in numero determinato in base alle quote assegnate di produzione.

Denuncia e merce sequestrata

Il legale rappresentante del consorzio agricolo e il casaro della latteria mantovana sono stati denunciati all’Autorità Giudiziaria. Sequestrate anche oltre 18.000 forme di formaggio, per un valore di circa 10 milioni di euro.

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