Ponti sul Po, ultimo affondo di Toninelli: "I capricci della Lega stanno bloccando tutto"
Il Ministro contesta: "Perché bloccare 70 dei 250 milioni per un solo ponte?"
Bloccati i fondi per la manutenzione dei Ponti sul Po, Toninelli: “Da settimane sono pronto a firmare il riparto di 250 milioni. Ma la Lega ha bloccato tutto a fini elettorali”.
Ponti sul Po, la denuncia di Toninelli
Il ministro cremonese delle infrastrutture e dei Trasporti, Danilo Toninelli, in un momento di particolare tensione governativa non le ha certo mandate a dire ai “colleghi” della Lega:
“Da settimane sono pronto a firmare il decreto per ripartire i 250 milioni di euro per i Ponti sul Po, ma purtroppo i capricci inutili della Lega, a fini elettorali, stanno compromettendo tutto il lavoro fatto. Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha lavorato per mesi per riuscire a raccogliere tutte le informazioni dalle Province sui tanti ponti ammalorati sparsi nel bacino idrografico del Po – spiega il Ministro – Terminata la ricognizione, attraverso dei criteri oggettivi abbiamo stilato una graduatoria degli interventi più urgenti, tra cui il ponte di Colorno e della Becca sono risultati ai primi posti. Un lavoro fatto di concerto con Anci e Upi, per massimizzare il numero degli interventi sui ponti delle Province e ottenere inoltre in tempi rapidi l’approvazione in conferenza unificata”.
La Lega ha bloccato tutto per conquistare un titolo di giornale
Il Ministro ha continuato affermando e spiegando che:
“Eravamo e siamo tutti d’accordo e pronti a firmare – prosegue – ma la Lega ha bloccato tutto e tenuto fermi lì per mesi i 250 milioni di euro. Perché c’è qualcuno che, per soli fini elettorali e per conquistare magari un titolo su un giornale, vuole congelare oltre 70 milioni di euro e destinarli tutti e subito al solo Ponte della Becca. Si tratta di un’opera certamente importante e necessaria, che faremo quanto prima, ma per la quale la Regione Lombardia sta ancora redigendo, con grave ritardo, uno studio di prefattibilità. Studio che sarà pronto quando ormai il ponte sarà già passato sotto la competenza di Anas, la quale si farà carico della sua ricostruzione grazie ad un fondo ad hoc di 2,4 miliardi euro che abbiamo predisposto poche settimane fa, proprio per la ricostruzione e messa in sicurezza dei ponti in tutta Italia”.
Toninelli non capisce le scelte leghiste: perchè bloccare 70 dei 250 milioni per un solo ponte?
“Non si capisce dunque – commenta Toninelli – perché bloccare 70 dei 250 milioni di euro complessivi per un solo ponte che, peraltro, nel 2020 passerà ad Anas e da Anas verrà ricostruito. Tutti gli attori istituzionali in campo, dall’associazione dei Comuni a quella delle Province, ci hanno infatti chiesto di stanziare solo i fondi per le progettazioni, anche perché congelare quei 70 milioni di euro per un ponte significherebbe bloccare decine di cantieri altrettanto urgenti e che potrebbero aprire domani”.
Basta perdere tempo dopo lo strappo al Governo
Il Ministro conclude con una frecciatina all’attuale crisi di governo, dichiarandosi impaziente:
“Ora – conclude -, dopo lo strappo al Governo del cambiamento da parte della Lega, non vogliamo perdere altro tempo: porteremo al più presto il decreto di riparto dei 250 milioni di euro per i ponti sul Po in Conferenza unificata. Non abbiamo più intenzione di tenere bloccati tantissimi cantieri utili in una delle aree più produttive del Paese, solo per i capricci elettorali di un partito. Da parte nostra c’è sempre stata massima disponibilità al dialogo, ma ora basta con i No senza senso di qualcuno che, retorica a parte, gioca a costruirsi il consenso sulla pelle dei cittadini italiani”.