Coltellate all'ex moglie a Suzzara: il 48enne si pente ma va in carcere

Il gip in ospedale a Mantova per l'udienza di convalida degli arresti. L'accusato verso le dimissioni.

Coltellate all'ex moglie a Suzzara: il 48enne si pente ma va in carcere
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Coltellate all'ex moglie a Suzzara: il giudice interroga il 48enne in ospedale e convalida l'arresto. L'uomo si pente ma va verso il carcere.

La convalida dell'arresto

Il giudice per le indagini preliminari nella giornata di ieri, giovedì 28 marzo 2019, ha convalidato l'arresto del 48enne che lunedì 25 marzo 2019 aveva ferito in modo molto grave la ex moglie colpendola con numerose coltellate in via Giordano Bruno a Suzzara. Il gip infatti ha raggiunto il 48enne all'ospedale Carlo Poma di Mantova, dove l'uomo si trova ancora ricoverato dal pomeriggio-prima serata di lunedì scorso, e l'ha sottoposto all'udienza di convalida degli arresti. L'uomo era assistito dai propri avvocati ed era presente anche il pubblico ministero. Alla fine il giudice ha convalidato l'arresto con l'accusa di tentato omicidio aggravato. Per l'uomo, una volta che sarà stato dimesso dall'ospedale, si apriranno le porte del carcere di Mantova. Le dimissioni dal nosocomio cittadino dovrebbero avvenire nel giro di alcuni giorni.

"Non volevo ucciderla"

Nel corso dell'udienza, in ogni caso, come era già accaduto il giorno dopo l'aggressione, l'uomo si è detto pentito di quanto fatto e avrebbe nuovamente chiesto delle condizioni di salute dell'ex moglie, pure ricoverata all'ospedale di Mantova, spiegando di non essere stato intenzionato ad ucciderla.

L'incontro per caso a Suzzara

Stando a quanto il 48enne ha riportato al giudice durante l'udienza di convalida dell'arresto, l'incontro con la ex moglie 37enne sarebbe avvenuto in maniera casuale. Il 48enne infatti sarebbe arrivato a Suzzara per sottoporsi ad alcuni accertamenti medici e, durante un breve giro in auto per le strade di Suzzara, avrebbe visto l'auto della moglie parcheggiata in via Giordano Bruno. Giusto in quel momento la donna, stando al racconto dell'accusato, stava scendendo dalla propria auto ed è quindi stata raggiunta dall'ex marito. Stando a quanto riferito in sede di udienza, quindi, l'uomo non avrebbe seguito la propria ex moglie ma si sarebbero quindi incontrati casualmente.

Discussione, litigio, coltellate

I due, in fase di separazione, avrebbero intavolato una discussione decisamente accesa che sarebbe dapprima sfociata in una sorta di rissa a suon di calci e pugni. Successivamente, nel giro di alcuni istanti, i due sarebbero caduti a terra e l'uomo avrebbe iniziato a colpire a coltellate l'ex moglie. Poi la fuga, l'allarme, l'arrivo dei carabinieri e infine, una quarantina di minuti dopo il drammatico episodio, l'arresto da parte dei militari mantovani.

Coltello in auto per tagliare la cintura di sicurezza

Il 48enne, durante l'udienza, ha anche spiegato perché in auto aveva un coltello (il coltello con il quale ha ferito in modo grave l'ex moglie): per essere in grado, secondo quanto riportato, di tagliare la cintura di sicurezza dell'auto se fosse rimasta bloccata in caso di incidente stradale. L'uomo infatti avrebbe riportato del decesso di suo padre in un incidente stradale proprio a causa della cintura di sicurezza bloccata e, onde evitare possibili rischi dello stesso tipo, avrebbe deciso di conservare un coltello in auto proprio per poter tagliare la cintura in caso di incidente e quindi liberarsi e uscire dall'abitacolo.

L'ex moglie sta meglio ma resta ricoverata

Nel frattempo l'ex moglie del 48enne è fuori pericolo e le sue condizioni di salute starebbero iniziando lentamente a migliorare. Ma la donna, proprio per la gravità delle ferite ricevute nel corso dell'aggressione di lunedì pomeriggio a Suzzara, rimarrà ancora ricoverata in ospedale sotto l'osservazione dei medici. I tre figli dell'ex coppia, tutti minorenni, sono invece ancora in affido ai servizi sociali.

 

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