Rifiuti illegali a Moglia: denuncia per stoccaggio senza autorizzazione

Ben 832 pannelli fotovoltaici danneggiati o non funzionanti stoccati in un capannone.

Rifiuti illegali a Moglia: denuncia per stoccaggio senza autorizzazione
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Rifiuti illegali a Moglia: stoccati in un capannone 800 pannelli fotovoltaici non funzionanti senza autorizzazione. Scatta la denuncia per i tre proprietari.

Ben 832 pannelli fotovoltaici abbandonati

Avevano stoccato in un capannone qualcosa come 832 pannelli fotovoltaici non funzionanti. Non funzionanti e, di conseguenza, classificati come rifiuti non pericolosi. Ma in ogni caso rifiuti, che erano stati accatastati e impilati probabilmente in attesa di trovare una soluzione idonea per lo smaltimento. Chi lo sa. Ma prima di eventuali aziende specializzate, nel capannone di Moglia sono arrivati i carabinieri della locale stazione che, dopo un controllo nel parco fotovoltaico adiacente il capannone in questione, hanno eseguito alcune verifiche anche in quest'ultimo. Dentro, come detto, hanno trovato ben 832 pannelli fotovoltaici non funzionanti e abbandonati.

I controlli e la denuncia

I carabinieri della stazione di Moglia hanno quindi eseguito i controlli del caso e, soprattutto, chiesto ai proprietari del capannone perché quei pannelli fossero stoccati in quel luogo senza che vi fossero le autorizzazioni del caso. Alla fine, considerata la situazione e considerato soprattutto il fatto che quei pannelli erano destinati allo smaltimento, i carabinieri hanno proceduto nell'unico modo possibile: denunciando i proprietari della struttura per il reato di stoccaggio di rifiuti non pericolosi senza autorizzazione. A finire nei guai sono un 56enne residente a Brescia, un 50enne residente a Moglia e un 66enne residente invece a Cremona.

Pannelli provenienti da siti fotovoltaici

I pannelli, beninteso, non erano stati rubati, anche perché si tratta di materiale non più funzionante. La loro provenienza, come appurato dai carabinieri di Moglia, è assolutamente regolare: arrivavano due aree adibite a sito fotovoltaico, dove probabilmente i proprietari del capannone o i loro dipendenti avevano lavorato alla rimozione degli stessi proprio perché denneggiati. Di sicuro però i pannelli in questione non avrebbero dovuto essere stoccati nel capannone senza autorizzazione: da qui la denuncia da parte di militari mogliesi.

 

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