Cantiere nuovo Ponte di San Benedetto: superato l’esame sicurezza
“E’ uno dei cantieri più complessi, se non forse il più impegnativo e delicato dal punto di vista della sicurezza”.
Ponte di San Benedetto: il cantiere supera l’esame sicurezza.
Ponte di San Benedetto: sopralluogo per la sicurezza
“E’ uno dei cantieri più complessi, se non forse il più impegnativo e delicato dal punto di vista della sicurezza tra quelli che normalmente seguiamo e che vediamo nel nostro territorio e proprio per questo viene costantemente monitorato dagli operatori dell’Agenzia Tutela della Salute”.
A dirlo è Alberto Righi dirigente del Servizio Prevenzione e Sicurezza negli ambienti di lavoro di ATS Val Padana che ieri, martedì 16 ottobre, con i suoi collaboratori ha effettuato un sopralluogo a San Benedetto dove sono in corso i lavori per la realizzazione del nuovo ponte sul Po. I funzionari del servizio si sono confrontati a lungo con la Provincia e con il personale della Toto Costruzioni, la società che si è aggiudicata i lavori con la Vezzola spa.
I piani di emergenza
Al responsabile del cantiere Nicola Ieva e al referente della sicurezza hanno chiesto tutta una serie di informazioni a partire dai piani di emergenza, dalle modalità di soccorso previste in caso di infortunio sul lavoro (un motoscafo è sempre a disposizione accanto alle squadre di operai per trasferimenti d’urgenza), ai dispositivi indossati dagli operai che in questo momento di fatto stanno lavorando in acqua, alle direttive per garantire il transito in sicurezza sul manufatto durante gli scavi e allo stesso tempo offrire le necessarie garanzie per chi sta lavorando sotto la struttura.
Non solo: particolare attenzione è stata posta anche alla formazione in materia di sicurezza sul personale, sia della capofila che delle ditte subappaltatrici. La società, inoltre, settimanalmente comunica al Servizio Prevenzione e Sicurezza negli ambienti di lavoro il programma delle attività previste nell’arco dei 7 giorni con i relativi piani di sicurezza.
Nessuna contestazione è stata sollevata dal personale dell’Ats ma l’invito a prestare la massima attenzione è stato più volte ribadito anche ai vertici della Provincia di Mantova, al presidente Beniamino Morselli, al dirigente dell’Area Lavori Pubblici e Trasporti Giovanni Urbani e al Direttore dei Lavori Antonio Covino.
Prudenza e pianificazione
“La sicurezza è fondamentale per questo tipo di opere che hanno tempi di lavorazione medio–lunghe – sottolinea Righi -. Per questo chiediamo prudenza e pianificazione nelle diverse fasi, perché il fattore sicurezza è fondamentale. Abbiamo fatto e continueremo ad effettuare controlli su tutti i diversi step, dalle progettazioni alle esecuzioni, dal coordinamento all’esecuzione. Ho chiesto alla Provincia e alla Toto di documentare dettagliatamente le varie fasi di attività nel cantiere per farlo diventare una sorta di caso – modello di studio, anche dal puto di vista della sicurezza, proprio per la complessità delle lavorazioni che verranno effettuate e perché per la nostra provincia sarà un tipo di attività che difficilmente ci capiterà ancora di vedere”.
“Anche da parte nostra vi è la massima attenzione su questo importantissimo cantiere – aggiunge il presidente della Provincia Beniamino Morselli -. L’obiettivo è ultimare le costruzioni dei pali di fondazione entro la fine del mese e comunque prima dell’arrivo dell’autunno e delle piene del Po che renderebbero tutto più complesso”.
“La realizzazione degli 8 pali permanenti a valle è già conclusa. Dei restanti otto, tre sono già stati eseguiti e gli altri lo saranno a breve. Finita questa fase che forse è la più delicata, ci concentreremo sull’impalcata e la carpenteria metallica. Sempre con la massima attenzione agli aspetti legati alla sicurezza”.
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