La comunità di Sabbioneta dà l’addio a Emanuele Gualerzi: aveva solo 43 anni. I funerali domani, giovedì 18 dicembre 2025.
Addio a Emanuele Gualerzi: aveva solo 43 anni
Aveva solo 43 anni, Emanuele Gualerzi. E ora la comunità di Sabbioneta si appresta a dargli l’addio. Gualerzi è venuto a mancare nel corso delle ultime ore. I funerali, allestiti dall’impresa di onoranze funebri Roffia di Casalmaggiore e Sabbioneta, sono stati fissati per la giornata di domani, giovedì 18 dicembre 2025, alle 10 nella chiesa parrocchiale, con partenza dall’abitazione di via Alberti 18 a Sabbioneta.
Per il paese sabbionetano è una perdita piuttosto grave: in tanti conoscevano Gualerzi, stimato e apprezzato da tutti per la propria onestà e la propria forza d’animo.

Cieco dall’età di 5 anni e attaccatissimo alla vita
Gualerzi era nato nel 1982 e nell’ormai lontano 1987, all’età di cinque anni, era rimasto cieco. Nello stesso periodo era stato colpito anche da un tumore decisamente aggressivo, a causa del quale era stato sottoposto, nonostante l’età infantile, a una decina di interventi chirurgici. Interventi che avevano eliminato il tumore, che ma che però non gli avevano salvato la vista.
Nonostante la situazione clinica, che in ogni caso si era poi risolta, Gualerzi si è sempre dimostrato attaccatissimo alla vita. Aveva scritto due libri per raccontare le proprie vicende e per raccontare la propria fede cattolica. Non solo: si era dedicato anche alla pratica sportiva e in particolare al karate: nonostante la cecità totale, era diventato cintura nera – e, in Italia, era l’unica persona con cecità totale ad aver raggiunto il massimo livello nella pratica del karate.
Una vita, insomma, vissuta al massimo delle proprie possibilità, nonostante i gravi problemi di salute cui era andato incontro ancora in età infantile.
La famiglia di Gualerzi ha voluto anche ringraziare i medici che nel tempo si sono presi cura di lui:
“Un ringraziamento particolare al neurochirurgo Gianpaolo Paini e al Neuropsichiatra Infantile Carlo Capone che hanno seguito Emanuele per 38 anni nella sua malattia. Un altro ringraziamento particolare al medico curante Galeazzo Bocchi per la premurosa disponibilità nei confronti non solo di Emanuele ma di tutta la famiglia”.