CRONACA

I peli sul collo, le rughe e la voce “strana”: come è stata scoperta l’anziana mummificata in casa

I passaggi che hanno portato alla macabra scoperta dei resti dell'82enne Graziella Dall'Olio. Ora il figlio è nei guai

I peli sul collo, le rughe e la voce “strana”: come è stata scoperta l’anziana mummificata in casa

Ecco come in una settimana il Comune ha scoperto che il 58enne teneva il corpo di sua madre, Graziella Dall’Olio, mummificato in lavanderia.

La macabra scoperta nell’arco di una settimana

Un passo alla volta, sommando insieme vari dettagli che sono venuti alla luce a più riprese, i dipendenti del Comune di Borgo Virgilio, il sindaco Francesco Aporti e la polizia locale, hanno ricostruito quello che ora si sta rivelando come un caso di cronaca che se non unico è per lo meno molto molto raro.

In altre parole ci sono voluti diversi passaggi per arrivare a scoprire come dietro il semplice passaggio burocratico del rinnovo della carta d’identità, in realtà vi fosse una storia dai contorni molto più particolari e macabri, che ha portato alla scoperta del cadavere, ormai mummificato, della signora Graziella Dall’Olio, venuta a mancare ancora nel 2022 e che da allora suo figlio teneva in casa incassandone ogni mese la lauta pensione.

La signora Graziella Dall'Olio, venuta a mancare nel 2022
La signora Graziella Dall’Olio, venuta a mancare nel 2022

I primi dubbi dell’operatrice dell’anagrafe comunale

Tutto inizia alla volta dello scorso martedì 11 novembre 2025, quando all’ufficio anagrafe del Comune di Borgo Virgilio si presenta una signora anziana per il rinnovo della carta di identità. O almeno, in municipio si presenta quella che dovrebbe essere un’anziana signora.

Passo un po’ malfermo, bastone alla mano, capelli a caschetto, smalto sulle unghie e rossetto sulle labbra, fondotinta e addirittura voce femminile. Ma qualcosa, in tutto ciò, non convince l’impiegata dell’anagrafe. Qualche dettaglio che inizia a far insinuare nella mente dell’impiegata comunale dei seri dubbi sull’identità della persona che doveva rinnovare il documento di riconoscimento.

E così, dopo aver svolto le pratiche, alla sedicente anziana viene chiesto di ripresentarsi alcuni giorni dopo per il ritiro della nuova carta d’identità. Ma subito dopo l’impiegata comunale, insospettita, decide di riferire i propri dubbi sia alla polizia locale che al sindaco Francesco Aporti.

Il sindaco di Borgo Virgilio Francesco Aporti
Il sindaco di Borgo Virgilio Francesco Aporti

Scattano gli accertamenti con le prime scoperte

A quel punto gli agenti, con il supporto del sindaco, iniziano ad approfondire la vicenda. E ciò che si scopre, sulle prime, risulta incredibile. Un esempio su tutti: da un check delle telecamere di sorveglianza, gli agenti della locale scoprono come la persona fosse arrivata in municipio in automobile. Peccato però che la signora Dall’Olio in realtà non avesse la patente.

E poi la camminata: dentro agli uffici municipali, cauta e un po’ malferma; all’esterno, invece, “normale”. E ancora: da un controllo a livello sanitario, nonostante gli 85 anni che la signora avrebbe dovuto avere al momento del rinnovo della carta di identità, non risultava alcuna visita medica né nessun medicinale assunto nel corso degli ultimi anni. Gli agenti, nel corso degli accertamenti, hanno anche sentito alcuni vicini di casa e conoscenti della famiglia, che abita a Romanore di Borgo Virgilio: il figlio della signora, 58 anni compiuti, si vedeva in giro molto molto di rado; la signora stessa, invece, era come sparita nel nulla ormai da tempo.

Uno scorcio della frazione di Romanore, dove il 58enne abita (clicca sull'immagine per navigare nella mappa)
Uno scorcio della frazione di Romanore, dove il 58enne abita (clicca sull’immagine per navigare nella mappa)

Tutti i dubbi divengono realtà

A quel punto arriva il momento, per la “signora Dall’Olio”, di tornare in Comune per il ritiro della nuova carta d’identità. E’ il martedì successivo, ovvero martedì 19 novembre 2025. Ma oltre all’impiegata dell’anagrafe, ad aspettare la sedicente anziana, nei paraggi ci sono anche il sindaco Aporti e un agente della polizia locale in abiti civili.

E’ così che, chiedendo l’autentica di una firma da apporre nell’ufficio della polizia locale, che si trova dall’altra parte della strada, la persona viene invitata a raggiungere il comando degli agenti municipali. E qui avviene il crollo: alla persona in questione viene chiesto conto di tutte le discrepanze che erano state notate nel corso degli accertamenti.

A quel punto la “signora” viene colta (o finge?) da un malore e cade a terra: la camicetta che indossava si apre un poco e da sotto, a coronare tutta la messinscena, spuntano i peli sul petto. Da quel momento, vistosi scoperto, il 58enne crolla ma invece che confessare tutto, adduce spiegazioni fantasiose.

Il ritrovamento della madre mummificata in lavanderia

Stante così la questione, la Procura ordina immediatamente una perquisizione dell’abitazione. All’interno gli agenti della polizia locale fanno la macabra scoperta. Nella lavanderia, vicino ad un armadio, un grosso involucro: avvolta da diverse lenzuola e dentro a due sacchi a pelo, il corpo ormai mummificato e privo di odori della signora Dall’Olio, venuta a mancare ancora nel 2022. Il figlio, infermiere al momento disoccupato, ne avrebbe anche rimosso i liquidi corporei in modo da evitare che il corpo potesse decomporsi.

Uno scorcio del municipio di Borgo Virgilio
Uno scorcio del municipio di Borgo Virgilio

Sul posto vengono fatti intervenire anche i carabinieri del Nucleo investigativo di Mantova e il Pm ordina il sequestro dell’abitazione. Al momento il 58enne vive in una camera d’albergo della zona ed è indagato per occultamento di cadavere, truffa ai danni dello Stato, sostituzione di persona e falso in atto pubblico.

Da un primo esame autoptico, già svolto, non sarebbero emersi segni di violenza. Ma data la particolarità del caso sarà necessario un secondo esame dello stesso tipo: gli inquirenti infatti vogliono accertarsi che la donna sia effettivamente morta per cause naturali, come affermato dal figlio, e che, in pratica, non sia stata assassinata.

Entrambi spariti nel nulla e la pensione di 3mila euro al mese

Come gli inquirenti hanno potuto ricostruire, la signora Dall’Olio e suo figlio ormai da anni erano praticamente spariti nel nulla. Se in giovane età il 58enne si vedeva spesso in paese, tra Borgoforte (di cui all’epoca Romanore era frazione) e Cerese, con l’inizio degli anni 2000 è andato lentamente ritirandosi dalla vita pubblica. E così anche sua madre, che i vicini non vedevano ormai da anni e anni.

Emerge anche come il marito della signora Dall’Olio, venuto a mancare ormai molti anni fa, fosse medico: l’82enne incassava la pensione di reversibilità del marito – un bel gruzzolo di almeno 3mila euro mensili. Un gruzzolo che mese dopo mese nel corso degli ultimi tre anni almeno, il 58enne ha incassato senza battere ciglio e facendo finta di nulla, conservando il corpo di sua madre senza vita al riparo da tutto – e dalla vita “normale” delle persone – nella lavanderia di casa.