Assessore combatte la ludopatia, ma fa da garante per le slot nel bar della figlia e il sindaco la silura
Ha firmato diversi documenti contro la ludopatia, ma nel bar della figlia, le macchinette le tollerava (eccome)... e scoppia il caso.
Ludopatia e slot a “doppia morale”: a Caravaggio, nella Bergamasca, è scoppiato un enorme caso politico dopo che ieri il sindaco Claudio Bolandrini ha chiesto la testa del suo assessore, Mara Carminati, che è anche segretaria cittadina del Pd. A riportarlo è il nostro portale GiornalediTreviglio.it
Maxi multa per le slot
I vigili, nei giorni scorsi, hanno operato dei controlli di contrasto alla ludopatia e sono arrivati anche nel bar gestito dalla figlia dell’assessore (il “Circulì”, il bar del Circolo dei lavoratori). Controlli che gli agenti stanno effettuando su tutto il territorio come disposto da un accordo sottoscritto dai 18 Comuni dell’Ambito di Treviglio e firmato, dalla stessa Carminati. Durante il sopralluogo gli agenti non hanno trovato il certificato regionale che viene rilasciato dopo aver sostenuto un corso obbligatorio per la formazione degli esercenti elevando una sanzione a tre zeri.
Firma il regolamento ma non lo rispetta
Difficile, quindi, giustificare il fatto che la stessa firmataria della bozza di Regolamento sulla ludopatia, possa aver commesso una leggerezza simile contravvenendo alle norme da lei stessa avvallate. Soprattutto alla luce del suo ruolo all’interno del locale: Carminati, infatti, è stata “preposta” dalla figlia per quanto riguarda le norme igienico sanitarie perché già provvista di corso Hccp.
Un comportamento inaccettabile per il primo cittadino che si è infuriato e ha chiesto le dimissioni dell’assessore.
L’INCREDIBILE VICENDA IN FORMA INTEGRALE SU GIORNALEDITREVIGLIO.IT
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