Impaurite, la donna e la figlia si sono rifugiate da una vicina che ha immediatamente allertato il 112. All’arrivo della pattuglia, i militari hanno trovato il 41enne ancora davanti all’abitazione.
Viola il divieto di avvicinamento alla moglie
Era già stato arrestato soltanto tre giorni fa per aver picchiato la moglie davanti alla figlia minorenne, ma dopo il processo per direttissima, il giudice lo ha rimesso in libertà imponendogli l’allontanamento dall’abitazione familiare e il divieto assoluto di avvicinarsi alla moglie e alla bambina.
Ma nel pomeriggio di sabato 25 ottobre 2025, il 41enne di origine indiana residente a Bozzolo ha ignorato le disposizioni e si è presentato nuovamente alla porta di casa. Secondo quanto ricostruito dai Carabinieri di Viadana, era stato autorizzato dal giudice ad accedere all’abitazione la mattina con i militari per recuperare i suoi effetti personali.
La picchiava davanti alla figlia
L’operazione si è svolta senza incidenti, anche se l’uomo ha manifestato il suo malcontento per la misura restrittiva. I problemi sono iniziati nel tardo pomeriggio quando è tornato a Bozzolo e ha tentato insistentemente di contattare la moglie: 24 chiamate senza risposta, seguite da ripetuti suoni al campanello di casa.
Impaurite, la donna e la figlia si sono rifugiate da una vicina che ha immediatamente allertato il 112. All’arrivo della pattuglia, i militari hanno trovato il 41enne ancora davanti all’abitazione intento a suonare il campanello, in evidente violazione del divieto di avvicinamento disposto dal Tribunale.
Arrestato a Bozzolo e incarcerato
A questo punto, è stato arrestato per inosservanza dei provvedimenti emessi nell’ambito del Codice Rosso e condotto nelle camere di sicurezza del Comando, in attesa dell’udienza di convalida che si è svolta nella giornata di lunedì 27 ottobre.
Il 41enne è comparso davanti al Giudice del Tribunale di Mantova che ha convalidato l’arresto, ritenendolo legittimo e ha disposto la custodia cautelare in carcere.