Vilipendio Napolitano: da Brescia ordine d'arresto per Umberto Bossi
"Non sapevo fosse un terun" durante una festa della Lega in Bergamasca nel 2011.
Vilipendio Napolitano: in relazione alla condanna a un anno e 15 giorni di reclusione per Umberto Bossi la Procura di Brescia ha firmato ieri, mercoledì 26 settembre 2018, un ordine di carcerazione. Ma al senatùr è stata concessa una sospensione: avrà trenta giorni per decidere se scontare la pena agli arresti domiciliari, se avvalersi della semi-libertà, oppure se optare per l’affidamento in prova ai Servizi sociali come ha ventilato anche il suo avvocato Domenico Mariani.
Vilipendio Napolitano nel 2011
Perché si sia arrivati a questo punto è presto detto: nel 2011, ad Albino, nella Bergamasca, il fondatore della Lega Nord si scagliò contro l’allora Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano dal palco della locale festa provinciale del Carroccio.
“Non sapevo fosse un terun”
“Napolitano, nomen omen, non sapevo fosse un terun“, la frase incriminata del comizio, poi oggetto di una denuncia da parte di privati cittadini sfociata con una prima condanna del Tribunale di Bergamo nel 2015: 18 mesi di carcere.
Anche le spese legali…
Un anno dopo, 2016, la riduzione di pena della Corte d’Appello di Brescia: 1 anno e 15 giorni, più il pagamento delle spese legali. E ora la sentenza della Cassazione, resa esecutiva dalla Procura generale di Brescia.