Bonus casa 2020, arriva la proroga per l’anno prossimo?

Negli ultimi mesi si sono rincorse diverse voci, ma sembrano poter essere confermati di nuovo

Bonus casa 2020, arriva la proroga per l’anno prossimo?
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Bonus casa 2020, arriva la proroga? Gli incentivi legati alle ristrutturazioni edilizie sono in bilico per il 2020? Saranno modificati? Negli ultimi mesi si sono rincorse diverse voci e lo scenario più gettonato prevedeva un ritorno alle agevolazioni «base», ossia il 36% su un totale di 48mila euro di spesa. A cambiare le carte in tavola è stato però un recente intervento del Ministro dello Sviluppo Economico Stefano Patuanelli: quest’ultimo ha affermato «ritengo necessario prorogare il pacchetto legato agli incentivi per le ristrutturazioni e per l’efficienza energetica, tema che mi sta particolarmente a cuore».

Bonus casa 2020

Come spesso accade tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare, ma se non è una dichiarazione d’intenti questa… poco ci manca. Staremo a vedere che cosa succederà, aspettiamo ulteriori indiscrezioni e soprattutto la tanto attesa Legge di Bilancio. Facciamo un passo indietro e andiamo a vedere lo stato dell’arte ad oggi, inizio ottobre 2019. L’agevolazione fiscale sugli interventi di ristrutturazione edilizia consiste in una detrazione dall’Irpef del 36% delle spese sostenute. Fino ad un ammontare complessivo delle stesse non superiore a 48mila euro per unità immobiliare. Attenzione però, perché per le spese sostenute dal 26 giugno 2012 al 31 dicembre 2019 è possibile usufruire di una detrazione più elevata (50%) e il limite massimo di spesa è di 96mila euro.

Dieci quote annuali

Ricordiamo che la detrazione deve essere ripartita in dieci quote annuali di pari importo. E che è prevista anche per chi acquista fabbricati a uso abitativo ristrutturati. In particolare, la detrazione spetta nel caso di interventi di restauro e risanamento conservativo e di ristrutturazione edilizia. Riguardanti interi fabbricati, eseguiti da imprese di costruzione o ristrutturazione immobiliare e da cooperative edilizie, che provvedano entro 18 mesi dalla data di termine dei lavori alla successiva alienazione o assegnazione dell'immobile.

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