Nuovi progetti

Fondazione Cariplo promuove l’Housing sociale: una casa per tutti, accessibile e inclusiva

Al via cinque percorsi per migliorare la qualità della vita delle persone: nuovi interventi di abitare sociale destinati a soggetti fragili.

Fondazione Cariplo promuove l’Housing sociale: una casa per tutti, accessibile e inclusiva
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Da vent’anni Fondazione Cariplo promuove l’Housing sociale. Portando alla realizzazione 336 progetti, per garantire la dimensione abitativa come spazio per mantenere la capacità di vita autonoma dei più bisognosi.

Housing sociale

La casa è da sempre una componente cruciale per la qualità della vita delle persone. Ancor di più per chi ha limitate capacità di reddito e per chi somma a questo anche altre fragilità, di natura più o meno temporanea. Per questi motivi Fondazione Cariplo, da vent'anni, promuove l’abitare sociale nelle comunità territoriali. Dal 2000 ha sostenuto 336 progetti attraverso le varie edizioni del bando “Housing sociale”. Deliberando contributi per oltre 62 milioni di euro, mobilitando risorse, aggregando conoscenze e persone e sostenendo lo sviluppo delle comunità locali.

Il bando di Fondazione Cariplo

Uno dei numerosi strumenti messi in campo è quindi proprio il bando senza scadenza “Housing sociale per persone fragili”, con il quale Fondazione Cariplo sostiene l’avvio di nuovi interventi di abitare sociale. Promossi da soggetti non-profit, capaci di rivolgersi in modo mirato alle categorie sociali più bisognose e di mobilitare e catalizzare risorse locali altrimenti non disponibili. In parallelo, il bando promuove anche la realizzazione di sistemi territoriali di housing sociale. Per fare rete fra l’offerta abitativa esistente e gli attori coinvolti e rendere le comunità locali capaci di intercettare e rispondere alla crescente domanda abitativa. Concretamente, il bando sostiene quei progetti che favoriscano l’offerta di alloggi sociali efficienti dal punto di vista dei consumi energetici, che promuovano percorsi di accompagnamento e sostegno all’autonomia delle persone accolte e massimizzino l’accessibilità economica dei servizi di ospitalità.

Le parole del Presidente di Fondazione Cariplo

“La casa è il luogo della relazione. - ha detto il Presidente di Fondazione Cariplo, Giovanni Fosti - è lo spazio protetto dove la persona può esprimere le proprie potenzialità e trovare accoglienza rispetto alle proprie difficoltà. Questo periodo di lockdown ha reso ancora più evidente il bisogno di avere abitazioni adatte alle esigenze specifiche di chi le vive. Si tratta di una risorsa indispensabile per l’equilibrio e la crescita della persona, tanto più di più nelle situazioni di fragilità. L’azione della Fondazione ha come obbiettivo quello di stimolare un’offerta abitativa capillare che, con la collaborazione con i soggetti sul territorio, si possa adattare in modo differenziato alle esigenze specifiche. Inserendosi soprattutto all’interno di una dimensione comunitaria.”

I progetti finanziati da Cariplo

Nei giorni scorsi sono stati infatti approvati contributi per finanziare 5 progetti nel territorio dove opera la Fondazione, di cui tre a Monza, uno in provincia di Brescia e uno al confine con Milano, per un totale di circa 1 milione di euro.

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A Monza

Nel quartiere Buonarroti, si è scelto di sostenere con 135mila euro, il progetto “La Casa dov'è: Promuovere l’abitare sociale nelle comunità territoriali”, della Cooperativa Sociale l’Iride Onlus. Ente già partner del progetto “Tikitaka – passaggi di inclusione”, sostenuto con Welfare in Azione. Con il contributo di Cariplo verrà realizzato un appartamento da adibire a palestra di autonomia dimensionata in 5 posti letto dove far turnare circa 30 ragazzi con disabilità intellettiva medio-lieve. A cui si aggiungeranno altri 3 appartamenti nello stesso condominio che saranno acquistati in autonomia. Due di questi, ospiteranno la Comunità Alloggio. Il terzo verrà acquistato da 3 famiglie di ragazze con disabilità cognitiva, le quali frequentano il CSE dell’ente ed hanno espresso il desiderio di convivere.

Sarà finanziato con un contributo di 240mila euro il progetto dell’Associazione Uroburo “Residenza attiva Uroburo”. Anch’essa parte della rete TikiTaka, ha vinto una gara pubblica del Comune di Monza per il recupero di patrimonio immobiliare in disuso. Il progetto prevede la creazione di una residenza attiva per persone con disabilità. Nello specifico, Due alloggi per persone con disabilità medio-lieve, nasceranno come palestre di autonomia per trasformarsi, nel tempo, in una dimensione abitativa in linea con la legge 112/2016 “durante-dopo di noi”. Un bilocale per una famiglia in disagio abitativo, con ruolo di custode sociale della strutture. Due monolocali che potranno essere usati: dai ragazzi con disabilità che vogliano sperimentarsi in una maggiore autonomia, o da studenti /giovani lavoratori che condividano il progetto. Per loro è anche prevista la possibilità di cohousing con i ragazzi con disabilità nei due alloggi più grandi.

Monza e dintorni

Saranno destinati 150mila euro al progetto “AIR: Abit-Azioni in Rete” del Consorzio Comunità Brianza. Al sistema di 8 alloggi già realizzati,  sempre con il supporto della Fondazione Cariplo, saranno aggiunti ulteriori 7 alloggi, nei Comuni di Lentate sul Seveso, Lissone, Bollate e Cinisello Balsamo. Per un totale di 29 posti, per l’autonomia e l’inclusione sociale di persone in situazione di disagio socio-abitativo. Come: madri sole con minori, donne vittime di violenza in uscita dai percorsi di I e II accoglienza, padri soli separati, persone che a seguito di malattia o incidenti rischiano la caduta in povertà e neo-maggiorenni.

A Brescia

A Cazzago San Martino, in provincia di Brescia, si è scelto di sostenere con 330mila euro il progetto “CASA Serena Angolina Bresciani” proposto dall’omonima Fondazione. Si intende riqualificare un immobile, per la realizzazione di una Comunità alloggio sociale per anziani da 25 posti letto.

A Milano

Infine, ai confini di Milano, Fondazione Cariplo finanzierà con 110mila euro il progetto “La Corte di Quarto” proposto dalla Fondazione Archè Onlus. Il progetto, è promosso a Novate Milanese al confine con il quartiere di Quarto Oggiaro. Vuole creare un “Borgo solidale” nell’ex scuola dell’infanzia Adele Bassani. Sostenendo la realizzazione di 12 alloggi dedicati all’autonomia e inclusione sociale di nuclei mamma-bambino e famiglie in situazione di fragilità socio-abitativa.

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