una bella storia

Trova lavoro a tempo indeterminato e dona in beneficenza il primo stipendio

La promessa mantenuta di Sara Tonarini, audiometrista all'ospedale di Magenta.

Trova lavoro a tempo indeterminato e dona in beneficenza il primo stipendio
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Una storia unica, ma di quelle che vorremmo sentire più spesso. Una storia che è in grado di scaldare anche il più freddo dei cuori. Quella di Sara Tonarini, audiometrista dell’ospedale Fornaroli di Magenta, nel Milanese, che una volta che ha ottenuto il tanto agognato contratto a tempo indeterminato ha donato il suo primo stipendio in beneficenza.

Il suo primo stipendio "indeterminato" devoluto in beneficenza

A raccontare la storia di Sara è Prima Milano Ovest. Dopo una lunga serie di lavori precari, la 39enne audiometrista ha ottenuto un contratto a tempo indeterminato, e ha deciso di devolvere il suo primo stipendio a chi ne ha bisogno.

È la stessa 39enne che racconta il motivo del suo gesto:

"Dopo la laurea in Medicina e Chirurgia nelle professioni sanitarie e la specializzazione in Audiometria, ho iniziato la trafila da precaria per tanti anni, lavorando per gli ospedali di Pavia, al Policlinico e all’ospedale Buzzi di Milano e al Bassini di Cinisello Balsamo. Sempre con contratti a tempo determinato, spesso di pochi mesi, o con borse di studio. Questo ha condizionato  molto la mia vita familiare e privata e ho partecipato anche a diversi concorsi, ma la mia figura professionale è rara e non è sempre presente in tutti i nosocomi".

La svolta

Nel 2015 i due audiometristi del Fornaroli sono andati in pensione e Sara ha partecipato al concorso, arrivando seconda per un posto a tempo determinato. Il destino, però, per lei aveva in serbo altro. Un piccolo infortunio (una rottura del mignolo di un piede) del collega che si era classificato in prima posizione, le aprì le porte per il posto a tempo determinato. Un contratto rinnovato di volta in volta sino al 2019, fino a quando a luglio arrivò il concorso per l'assunzione a tempo indeterminato, vinto dalla 39enne.

L’audiometrista, che è sposata, ha un figlio di 11 anni e tutti i giorni percorre 140 chilometri per lavorare al Fornaroli, racconta:

"In tutti questi anni di sacrifici, anche familiari, ho sempre detto a mio marito e ai miei genitori che se fossi riuscita a entrare di ruolo avrei devuluto il mio primo stipendio in beneficenza".

E così è stato. Ad agosto 2019 Sara decide di devolvere per intero il primo stipendio di specialista a tempo indeterminato, che ammonta a circa 1500 euro, a  un’associazione benefica che si occupa di bambini in ospedale.

Lo stipendio devoluto

La donna vuole rimanere nell’anonimato, ma essere sicura che il suo stipendio sia speso bene, per cui chiede consiglio alla dottoressa Luciana Parola, primaria della Pediatria  e Neonataogia, reparti dove Sara presta la propria opera professionale, e quella la mette in contatto con l’associazione Aldieri for Children Onlus, che ha l’obiettivo di offrire un aiuto concreto alle famiglie dei piccoli pazienti oncologici durante il percorso clinico, con particolare riguardo a quelle fragili  e si occupa anche di donare apparecchiature, strumentazioni e dotazioni al reparto di Pediatria di Magenta. In quel periodo l’associazione stava raccogliendo fondi per dotare il reparto di Neonatalogia di un apparecchio per il supporto respiratorio neonatale.

"L’apparecchiatura ci fu consegnata in reparto in piena pandemia - ricorda la dottoressa Parola- e non potemmo neanche fare la cerimonia di ringraziamento all’associazione Aldieri for Children e alla nostra audiometrista, per motivi di Covid".

Ma Sara è contenta lo stesso, perché ha mantenuto la promessa fatta al destino.

 

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