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Stanziati quasi 43 milioni per i distretti del commercio

Guidesi: raddoppiati i fondi, continuiamo a lavorare in squadra

Stanziati quasi 43 milioni per i distretti del commercio
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Regione Lombardia, su proposta dell'assessore allo Sviluppo Economico, Guido Guidesi, ha deciso di stanziare 42.850.000 di euro per i Distretti del Commercio. Lo prevede il nuovo bando presentato oggi in regione dallo stesso assessore e dai rappresentanti di Anci, Confcommercio e Confesercenti e i cui criteri sono stati approvati questa mattina dalla Giunta con specifica delibera.

La misura pensata per i distretti del commercio

Il provvedimento ha una duplice finalità, da un lato quella di promuovere e consolidare la ripresa delle economie locali nei Distretti del Commercio lombardi, sostenendo sia gli investimenti diretti degli operatori economici, sia gli interventi di qualificazione del contesto urbano e del territorio realizzati dagli Enti locali; dall'altro quella di premiare le eccellenze progettuali, ovvero i Distretti più innovativi e strutturati, capaci di elaborare a medio termine una strategia complessiva di sviluppo del territorio e di realizzare un piano di interventi coerente e articolato, favorevole allo sviluppo economico e alla qualità del servizio.

Così, l'assessore Guidesi ha commentato il traguardo raggiunto:

"La novità più rilevante della misura rispetto al passato riguarda la dotazione finanziaria, raddoppiata e che passa da circa 20.000.000 di euro a 42.850.000 di euro. Un lavoro importante condiviso con le associazioni di categorie di settore e con i comuni. È il metodo lombardo, quello dell'ascolto e dell'impegno comune per valorizzare e sostenere concretamente le imprese lombarde, in questo caso i commercianti che stanno ancora duramente pagando le conseguenze della pandemia sanitaria, della pandemia energetica e della difficoltà del reperimento di materie prime. Come Regione vogliamo fare tutto il possibile per tutelare le aziende e quindi il lavoro". È questo il commento dell'assessore Guido Guidesi durante la conferenza stampa di presentazione.

L'opinione degli stakeholder

Il vice presidente vicario di Confcommercio Lombardia, Carlo Massoletti ha sottolineato come

“In un momento di profonde trasformazioni questo bando rappresenta un’opportunità di politica commerciale e territoriale, che coniuga programmazione e innovazione secondo le nuove visioni strategiche delle città”.

Dopo di lui anche Gianni Rebecchi, presidente di Confesercenti Lombardia ha lodato Regione Lombardia per la sua innovativa politica di territorio dei Distretti del Commercio.

"Esprimo grande apprezzamento per l'iniziativa tesa a rilanciare i distretti, peraltro con risorse più consistenti del previsto, rafforzando così lo sviluppo dei territori e delle imprese del commercio urbano in un momento oggi assai complicato”, è il commento di.

A concludere Maurizio Ballabio, presidente Dipartimento Attività Produttiva e Commercio ANCI Lombardia, che ha detto:

“Anci Lombardia ringrazia Regione Lombardia, Confcommercio e Confesercenti per il grande spirito collaborativo che ha caratterizzato lo sviluppo del Bando per i Distretti del Commercio 2022/2024. Sostenere il mondo del commercio e delle piccole imprese in una congiuntura come quella che stiamo vivendo è una sfida complessa, ma la condivisione degli obiettivi rappresenta un buon viatico per finalizzare al meglio le risorse finanziarie messe in campo. Anci Lombardia augura un buon lavoro a tutti i Distretti del commercio Lombardi”

I beneficiari del provvedimento

I beneficiari diretti sono i Comuni, le Comunità Montane e le Unione dei Comuni aderenti ad uno dei Distretti già riconosciuti. I beneficiari indiretti sono le PMI e gli aspiranti imprenditori che soddisfano specifici requisiti (dettagliamene elencati nel bando). È inoltre facoltà del Distretto, in considerazione delle specificità del proprio territorio, ammettere come beneficiari anche: attività di commercio su area pubblica che soddisfino alcuni specifici requisiti (dettagliatamente elencati nel bando) e che, in luogo di una unità locale, dispongano di una concessione all’interno dell’ambito territoriale del Distretto; le attività di servizi alla persona che non soddisfino il requisito di avere vetrina su strada o essere situate al piano terreno degli edifici o all’interno delle corti.

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