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L’allarme di Guidesi: aziende pronte a chiudere per il caro energia in Lombardia

La Regione alza la voce su un tema discusso.

L’allarme di Guidesi: aziende pronte a chiudere per il caro energia in Lombardia
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Il tema è urgente, la situazione grave e soprattutto i tempi sono strettissimi perché l’aumento dei costi dell’energia triplicati nell’ultimo periodo potrebbero seriamente compromettere la ripresa economica. In un silenzio quasi assordante la Lombardia ha deciso di alzare la voce e di farlo con un’unica voce, unendo le forze, in difesa del sistema produttivo più importante del Paese, quello che traina l’Italia e che se si dovesse fermare, come qualcuno teme, avrebbe conseguenze serie per l’intera economia.

Guidesi: "Aziende pronte a chiudere per il caro energia"

Il primo a lanciare l’allarme è stata Regione Lombardia, per bocca dell’assessore allo Sviluppo Economico Guido Guidesi, riferimento del mondo economico lombardo, “se i costi delle forniture energetiche non verranno calmierati molte imprese potrebbero sospendere la produzione nei mesi freddi e il Pil frenerà; tema urgente da affrontare immediatamente, l’Unione Europea deve intervenire subito”; un monito forte al quale si sono subito uniti la Cisl Lombardia, Confindustria Lombardia, Confcommercio Lombardia e la Codacons.

I sindacati affermando di “condividere l’allarme lanciato dall’assessore Guido Guidesi”, le associazioni di categoria con i massimi esponenti regionali parlando “di rischio lockdown energetici mirati da parte di alcune imprese, specialmente di medie dimensioni, per fermare la produzione nei mesi di maggior consumo energetico”(Buzzella, Confindustria) e ricordando quanto “la Lombardia sia tra le Regioni che trainano la ripresa economica con un incremento del Pil previsto al 6,4%, sopra la media del Paese. Il colpo inferto dal caro energia rischia di abbattersi qui in maniera più devastante che altrove” (Massoletti, Confcommercio).

Infine, i rappresentanti dei consumatori con il loro presidente Marco Donzelli che senza giri di parola affermano che la “situazione è pericolosissima e che non può proseguire per molto”.
In una situazione difficile il fatto che la Lombardia ha deciso di giocare in squadra è certamente un’ottima notizia, un segnale incoraggiante, che ci lascia dire che il sistema produttivo lombardo sia in buone mani.

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