la decisione del m5s Lombardia

Consigliere no Green-pass espulso dal Gruppo M5S Lombardia: "Azione simile alle epurazioni del Ventennio"

In conferenza stampa Piccirillo ha dichiarato: "Oggi subisco delle azioni che si avvicinano alle epurazioni del ventennio fascista, azioni di imperio che non credo di meritare e che mia memoria non si sono mai viste."

Consigliere no Green-pass espulso dal Gruppo M5S Lombardia: "Azione simile alle epurazioni del Ventennio"
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Alla fine Luigi Piccirillo, in consigliere regionale del Movimento 5 Stelle che da giorni aveva spostato il suo ufficio fuori dal Pirellone per manifestare contro il Green pass, è stato espulso dal Gruppo M5S Lombardia. La decisione è stata resa nota ieri, 3 novembre 2021.

Piccirillo espulso dal Gruppo M5S Lombardia

Con la sua ultima azione, quella di spostare il suo ufficio in strada, fuori dal Pirellone, regalare tamponi gratuiti e raccogliere firme contro il Green Pass, la decisione del Gruppo Movimento 5 stelle Lombardia di espellere Luigi Piccirillo era quasi scontata. Come racconta Prima Milano, ormai da giorni se ne parlava e aleggiava l'idea che i vertici stessero discutendo sul da farsi fino a ieri, quando il Gruppo del Movimento 5 Stelle Lombardia ha ufficialmente espulso il consigliere.

La decisione è stata comunicata con una lettera al presidente del Consiglio regionale lombardo, Alessandro Fermi, firmata come da protocollo dal presidente del Gruppo Andrea Fiasconaro e sostenuta da tutto il gruppo regionale M5S.

Secondo quanto spiegato da Andrea Fiasconaro, capogruppo del M5S Lombardia, queste ultime uscite di Piccirillo sono state solo le gocce che hanno fatto traboccare un vaso ormai pieno da tempo.
Fiasconaro ha infatti dichiarato che da tempo Piccirillo non partecipava più alle riunioni e alla vita del gruppo e in Consiglio regionale ha spesso votato in dissenso da tutti gli altri consiglieri. La sua espulsione nascerebbe quindi da qui, non dalla protesta contro il green pass: è stata una scelta condivisa da tutti i consiglieri del Movimento 5 Stelle, un movimento dal quale è stato lo stesso Piccirillo a mettersi fuori con atteggiamenti di ripetuto dissenso.

Le dichiarazioni di Piccirillo

Appresa la notizia della propria espulsione, notizia ricevuta da un'agenzia e non dal gruppo, Piccirillo ha convocato una conferenza stampa per il pomeriggio di oggi nella quale ha dichiarato:

"Oggi subisco delle azioni che si avvicinano alle epurazioni del ventennio fascista, azioni di imperio che non credo di meritare e che mia memoria non si sono mai viste. Mi viene in mente la proposta di legge sul taglio degli stipendi, che casualmente giace sul fondo dei cassetti."

Forse entrerà nel gruppo misto

Non sa ancora se si dimetterà dal consiglio regionale o se entrerà a far parte del gruppo misto, nonostante si sia sempre detto favorevole alle dimissioni dei parlamentari non più in linea con i partiti con cui sono stati eletti. A detta di Piccirillo la notizia dell'espulsione ieri è stata "Un fulmine a ciel sereno" che lo porta a riflettere su cosa fare in ambito politico. Ha raccontato che sta "ricevendo la manifestazione di non dimettermi e continuare da parte di diversi cittadini quindi ragionerò su cosa fare. Io ho l'espulsione dal gruppo consiliare ma non dal  movimento 5 stelle, tutto tra l'altro a mezzo stampa perché non mi è arrivata nessuna comunicazione formale."

La similitudine con le epurazioni del ventennio fascista

Una similitudine poco felice, quella di Piccirillo che avvicina la sua esclusione dal gruppo alle "epurazioni del ventennio fascista", che ricorda l'ormai (tristemente) nota manifestazione di sabato 30 ottobre 2021, quando per per le vie di Novara, i manifestanti "No Green Pass" avevano sfilato indossando una pettorina che richiamava l'uniforme dei prigionieri dei lager nazisti, stringendo una corda con dei nodi, come a simboleggiare un paragone tra la loro situazione tra chi è costretto a mostrare la certificazione dell'avvenuta vaccinazione anti Covid e quella delle vittime della Shoah.

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