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Bagarre in Regione Lombardia durante la sfiducia a Fontana

La provocazione di Pizzul per le mozioni senza audizione e lo scontro tra i consiglieri di FI e 5Stelle.

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Mattinata accesa in Consiglio regionale: i consiglieri di maggioranza e minoranza si sono scontrati durante la presentazione della mozione di sfiducia al Presidente Fontana.

Pizzul e le interrogazioni inascoltate

Prima che venisse presentata la mozione il capogruppo del Pd Fabio Pizzul ha chiesto di poter intervenire. Cuore del suo intervento è stato la presentazione davanti al Consiglio di un rotolo di pergamena con le interrogazioni sull'operato di Regione Lombardia nella gestione dell'emergenza presentate negli ultimi mesi. Interrogazioni che non hanno mai ricevuto risposta:

"Domande precise su quello che è accaduto dall'inizio di gennaio al 20 di gennaio. Non è arrivata da questa Giunta una risposta e sono arrivate invece affermazioni in quest'aula che noi riteniamo offensive per i cittadini lombardi e per questa istituzione", ha concluso Pizzul

L'INTERVENTO DEL CAPOGRUPPO DEM:

La mozione di sfiducia

A presentare la mozione di sfiducia è stato il consigliere Ferdinando Alberti che ha illustrato le motivazioni alla base del provvedimento. Tra i 30 firmatari, oltre ai consiglieri del Movimento 5 Stelle, ci sono anche membri appartenenti ai gruppi Lombardi Civici Europeisti, Misto, PD, +Europa.

Al centro la gestione dell'emergenza, secondo Alberti infatti la Giunta più volte avrebbe dato dimostrazione di "incompetenza", preoccupandosi più di combattere una campagna contro il Governo, anziché preoccuparsi dei cittadini lombardi. All'interno del proprio intervento inoltre il consigliere pentastellato ha accusato Fontana e i suoi di essere dei "fomentatori d'odio". Affermazione che ha scatenato le proteste dei consiglieri di maggioranza.

Gli scontri tra Forza Italia e 5 Stelle

Dopo l'intervento del consigliere Alberti, si sono scatenati scontri tra i consiglieri di Forza Italia e del Movimento 5 Stelle. La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata l'affermazione del consigliere azzurro Gianluca Marco Comazzi che, riferendosi al collega Cinque stelle Massimo De Rosa, ha così esordito durante il suo intervento:

Il partito che oggi presenta la mozione di sfiducia e ci accusa di essere fomentatori di odio è lo stesso che ha un consigliere che andava in manifestazione con i cartelli "Fontana assassino"?

L'affermazione ha fatto infuriare i consiglieri pentastellati, De Rosa in primis, che hanno iniziato a protestare accusando Comazzi di "calunnia".

IL VIDEO DELLE PROTESTE:

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